Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani di Milano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] il nome di Pio XI, e nel giorno dell'elezione al pontificato si affacciò alla loggia esterna di S. Pietro che era rimasta 39). In Francia, in un periodo in cui i rapporti fra governo e Chiesa erano abbastanza buoni, P. XI dovette intervenire (1926) ...
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Economista, giurista e uomo politico (Carrara 1787 - Roma 1848). Liberal-moderato, fu nominato da Pio IX ministro dell'Interno e della Polizia, con l'interim delle Finanze, nel governo formato nel settembre [...] conte ed ebbe l'incarico di ambasciatore presso lo Stato pontificio. Persa la carica con la proclamazione in Francia della seconda (1848), rimase a Roma; Pio IX lo volle nel governo formato nel settembre 1848, in cui assunse il ministero dell' ...
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Uomo politico (Spoleto 1803 - ivi 1884); poeta e tragediografo in gioventù; presidente del governo provvisorio di Spoleto nel 1831. Fallito il moto, C. non tornò alla politica che con l'avvento di Pio [...] dell'esercito pontificio, poi ministro delle Armi, dovette dimettersi a cagione di un proclama contro gli Austriaci, ma il 16 nov. tornò al ministero per qualche mese. Esule nel 1849, ritornò a Spoleto nel 1860 quale commissario del governo italiano ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] per designazione unanime nonostante alcune resistenze, al soglio pontificio (590). Non più giovane, tormentato da sofferenze sovrani franchi e visigoti, ottenendo il loro appoggio nel governo di quelle diocesi, lontane e spesso affidate in mani ...
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Figlio (Rivoli 1562 - Savigliano 1630) di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, divenuto duca nel 1580, in politica interna seguì e sviluppò l'indirizzo paterno e governò con mitezza, favorendo [...] il progressivo raffreddamento della Spagna pose il duca in una situazione pericolosa, dalla quale poté uscire solo per l'intervento pontificio con la pace di Vervins (1598). Il trattato di Lione (1601) gli lasciò il marchesato di Saluzzo, assegnando ...
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Generale e patriota (Napoli 1770 circa - Terracina 1849). Entrato nell'esercito napoleonico partecipò alle campagne d'Egitto (1800) e di Spagna (1808). Nel 1820 aderì ai moti rivoluzionarî, per cui dovette [...] a riposo (1844). Raggiunse nel 1848 lo Stato Pontificio, avendo avuto l'incarico di formare una legione di nella difesa di Venezia; nel dicembre 1848 raggiunse Roma e il governo repubblicano gli affidò un corpo d'osservazione a Terracina, ove ...
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Figlio (Kessel, Cleve, 980 - Castel Paterno 1002) di Ottone II e di Teofano. Succedette al padre nel 983 sotto la reggenza materna. Assunto il pieno potere nel 994, perseguì con fede e convinzione il disegno [...] Roma, dove risiedette per vario tempo e dove impose sul soglio pontificio prima il cugino Brunone (Gregorio V, 996) e poi il rimase orfano del padre. La tutela del fanciullo e il governo dell'Impero furono assunti dalla madre, ma Enrico il Litigioso, ...
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Uomo politico (n. Stia, Casentino, 1698 - m. presso Napoli 1783). Rivestì autorevoli ruoli presso la corte borbonica napoletana, e fu fautore deciso di riforme, più per inclinazioni politiche che per adesione [...] tutte le forze innovatrici. Avversario dell'assolutismo pontificio, fu uno dei principali ispiratori della regnare in Spagna (1759), T. acquistò una posizione predominante nel governo napoletano, sia durante la reggenza, sia nei primi anni del ...
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Uomo politico inglese (Londra 1800 - ivi 1870). Ministro plenipotenziario a Madrid, vi appoggiò il partito costituzionale (1833). Entrato nella Camera dei Lords nel 1838, partecipò (1839-41) al ministero [...] le aspirazioni di Cavour e alla conferenza di Parigi espresse aspre critiche nei confronti dello Stato pontificio e del governo borbonico delle Due Sicilie. Ministro nell'ultimo gabinetto Palmerston (1864) rappresentò l'Inghilterra nei difficili ...
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Figlia (n. 1122 circa - m. Fontevrault-l'Abbaye 1204) di Guglielmo X duca d'Aquitania; sospettata d'adulterio, il suo matrimonio con Luigi VII di Francia (1137) fu sciolto nel 1152, con il pretesto della [...] sorta di blando confino fino al 1185, ma le richieste di divorzio di Enrico al legato pontificio non ebbero seguito. Protettrice d'artisti e letterati, governò mentre il re Riccardo I, suo figlio, partecipava alla crociata, e durante la sua prigionia ...
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pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla p.; legato p. (v. legato2); palazzi p.,...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...