Patriota, nato in Ancona il 15 luglio 1790, morto a Firenze il 1 aprile 1858. Figlio del conte Oliverotto e di Flavia Manciforte-Perelli, seguì la famiglia durante le vicende rivoluzionarie. Tornato in [...] patria, vi rivestì uffici pubblici, finché il governopontificio restaurato gli tolse ogni carica. Più tardi ebbe l' , prevenendo lo scoppio di un movimento controrivoluzionario. Restaurato il governo papale, il F. fu dei 33 esclusi dall'amnistia ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Roma nel 1811, morto ivi nel 1892. A Roma cominciò lo studio dell'arte presso lo zio Simone Poncardi e nella calcogtafia camerale, dove si conserva una caratteristica raccolta di diciannove [...] rami da lui incisi: i Principii del paesaggio. A quarant'anni, forse disturbato dal governopontificio, lasciò Roma, né vi tornò se non nel 1870, dopo aver visitato Francia, Germania, Inghilterra. Delle sue opere, tutte rappresentazioni di paesi, ...
Leggi Tutto
Figlio primogenito di Giuseppe seguì dapprima il padre nella lotta contro i Francesi e poi capitanò altre bande per proprio conto, distinguendosi particolarmente alla difesa di Civitella del Tronto nel [...] ricevuto in dono una sciabola da Garibaldi, difese la Repubblica romana contro le bande di contadini organizzate dal nemico. Il governopontificio, tornato al potere, lo chiuse in carcere a Ripatransone e ivi il C. morì poco dopo (1849).
Bibl.: D ...
Leggi Tutto
TRABARIA Passo dell Appennino Umbro-marchigiano, 1044 m. s. m., a 7 km. a sud del Monte Maggiore (Alpe della Luna), percorso dalla strada nazionale che, staccandosi da S. Giustino presso Sansepolcro (alta [...] da Giustiniano nel 553 e avente per centro Badia Tedalda. La strada rotabile che passa per il valico fu aperta dal governopontificio tra gli anni 1822 e 1830, secondo il piano che già ne aveva ideato Napoleone per congiungere Livorno con Ancona ...
Leggi Tutto
Nato a Comacchio nel 1824, morto ivi il 31 dicembre 1890. Figlio di Stefano e di Barbara Guggi, fu sin da giovane noto con i suoi fratelli per sentimenti liberali e avversione al governopontificio. Agitatore [...] attivo e influente durante il periodo costituzionale di Pio IX, fu il principale artefice della resistenza opposta nel novembre 1848 da Comacchio ai tentativi di avanzata delle truppe papali. Incontratosi ...
Leggi Tutto
Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] autonome. La breve stagione delle riforme, inaugurata dall’elezione al pontificato di Pio IX (1846), vide i sovrani concedere gli statuti , ma l’insistenza dell’opinione pubblica e del governo spinsero il re a continuare la guerra tentando di ...
Leggi Tutto
Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] delle idee di Lamennais, e quello dei contrasti tra governo e partito clericale. Lasciata la diplomazia, nel 1846 di prelato esperto ed equilibrato gli valse l'elezione al trono pontificio, avvenuta il 20 febbr. 1878. In un'allocuzione concistoriale ...
Leggi Tutto
Gregorio Luigi Barnaba Chiaramonti (Cesena 1742 - Roma 1823). Eletto papa (1800), restaurò l'influenza della Chiesa in Francia con il Concordato (1801) e promosse nel suo Stato varie riforme. Incoronò [...] fece arrestare. Dopo la Restaurazione (1814) riformò l'amministrazione pontificia (1816), stabilendo il governo accentrato (con l'esclusione dei laici da cariche e funzioni governative) e promuovendo concordati con diversi Stati.
Vita e opere
Vestì ...
Leggi Tutto
URBANO VIII papa
Rosario RUSSO
Quinto figlio di Antonio Barberini (v. barberini, Famiglia) e di Camilla Barbadori, Maffeo Barberini nacque in Firenze, dove fu battezzato, il 5 aprile 1568. Compiuti [...] Ludovisi sul nome del Barberini, che il 6 agosto salì al trono pontificio e prese il nome di Urbano VIII. L'alto sentire che avverso al nepotismo, ma ben presto nominò il fratello Carlo governatore di Borgo e generale della Chiesa; un figlio di lui, ...
Leggi Tutto
PASOLINI, Giuseppe
Guido PASOLINI
Nato in Ravenna l'8 febbraio 1815, morto ivi il 4 dicembre 1876. Il padre suo Pier Desiderio aveva avuto parte notevole nelle vicende politiche della sua regione. Durante [...] amico Marco Minghetti furono tra i principali esponenti nello Stato pontificio. Nel 1845 entrò in relazione di amicizia con il del medesimo anno fu da Cavour chiamato alla carica di governatore di Milano. Nel marzo 1862 passava a reggere la prefettura ...
Leggi Tutto
pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla p.; legato p. (v. legato2); palazzi p.,...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...