mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] . Bartolomeo, S. Leocadia, S. Vincente) e formano un anello di architettura orientale in mattoni intorno all’unico grande monumento gotico in pietra della città, la cattedrale. Nella Castiglia e nel León le chiese m. sono più rustiche; l’architettura ...
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Città della Francia settentrionale (97.875 ab. nel 2006), alla periferia N di Parigi, nel dipartimento Seine-Saint-Denis, sulla riva destra della Senna, che disegna qui una grande tipica ansa. Importante [...] 1122-1151), con un complesso sistema di volte, agili sostegni e contrafforti, vetrate, è monumento fondamentale per l’elaborazione del gotico; subì aggiunte posteriori e un radicale restauro (1847-49) di Viollet-le-Duc In essa, dopo Dagoberto, furono ...
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Famiglia modenese di pittori (15º-17º sec.). I più importanti sono Agnolo e Bartolomeo (entrambi sec. 15º), autori dell'imponente trittico (1462-66) con l'Incoronazione della Madonna e santi nella Galleria [...] sono evidenti caratteri derivati da Ferrara, Bologna e anche Padova, ma fusi in un linguaggio narrativo e in una ricchezza cromatica che sono ancora del gotico internazionale. Appartenenti alla stessa famiglia sono Bartolomeo, Benedetto, Pellegrino. ...
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Pittore spagnolo (n. 1470 circa - m. Siviglia 1545). Probabilmente di origine tedesca, è documentato a Cordova dal 1496 e, dal 1508, a Siviglia, dove lavorò per la cattedrale. Tra le sue opere più significative: [...] Alcázar), grandiosa rielaborazione del tema tradizionale della Madonna della Misericordia, eseguita per la Casa de contratación di Siviglia. Il suo stile rivela elementi veneti e fiamminghi e segna il trapasso dal Gotico al Rinascimento in Andalusia. ...
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LINCOLN
A. Lawrence
(lat. Lindum)
Città dell'Inghilterra, capoluogo dell'omonima contea, sita all'estremo Nord del Fens District, sul fiume Witham.La città fu colonia romana, sede della legio IX al [...] sostituzione dei costoloni in muratura per misurare lo spazio, fu l'indispensabile presupposto di un gran numero di successive volte gotiche non solo in Inghilterra, ma anche in Germania, in Polonia e in Boemia, benché non sia mai stato accertato se ...
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CAGLIARI
R. Serra
(lat. Carales, Karales, Karali, Castrum Caralis)
Città della Sardegna meridionale, capoluogo della regione, posta al centro del golfo omonimo.Menzionata da Pausania (Periégesis, X, [...] 13, 48-51, 55-56, 58-59, 166-169, 212-215, 219-222; R. Serra, Il Santuario di Bonaria in Cagliari e gli inizi del gotico catalano in Sardegna, Studi sardi 14-15, 1955-1957, pp. 333-354; B. Virdis, Rilievi di tre chiese sarde, Palladio, n.s., 12, 1962 ...
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Scultore e architetto veneziano (n. fine 14º sec. - m. tra il 1464 e il 1467), figlio di Giovanni e suo collaboratore. Nel 1422 lavorava alla Ca' d'oro, ov'è sua opera (1427) la splendida vera da pozzo, [...] : quest'ultima, firmata solo da Bartolomeo, è il monumento maggiore della scultura veneziana del tempo, in cui il gusto gotico locale raggiunge una delle sue più alte affermazioni. Altre opere: la lunetta del portale della Scuola di S. Maria della ...
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Nome d’arte del writer, artista visivo e performer statunitense Stephen Piccirello (New York 1960 - ivi 2010). Tra le più complesse figure del writing, protagonista della scena artistica newyorkese degli [...] una profondità spirituale e un’architettura militare, costruendovi attorno una complessa teoria denominata “Panzerismo Iconoclasta” o “Futurismo gotico”, alla cui base vi è la volontà di riformulare la scienza del linguaggio. Nella trama linguistica ...
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Pittore (Anamosa, Iowa, 1892 - Iowa City 1942). Nel 1910 si iscrisse alla Handicraft Guild di Minneapolis e in seguito svolse una serie di attività, dall'insegnamento alla lavorazione dei metalli, alla [...] di scena americana, eseguiti con una precisione e limpidezza realistica, venata a volte di raffinata ironia. Tra le sue opere più notevoli: Gotico americano (1930, Chicago, Art Institute); Le figlie della rivoluzione (1932, Cincinnati, Art Museum). ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] Bologna 1983, I, p. 140; L. Bellosi, La "Porta Magna" di Iacopo della Quercia, ibid., pp. 174, 182; C. Volpe, La pittura gotica. Da Lippo di Dalmasio a G. da Modena, ibid., pp. 213 s., 224-294 (con note ricche di riferimenti bibliografici); P. Bensi ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...