Imperatore romano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'impero romano ormai in crisi. Operò un'importante [...] ma D. conservava l'autorità suprema, assicurando così l'unità dell'impero. Mentre Galerio e Massimiano combattevano con successo contro Goti, Sarmati e Carpi (294-95), D. domò una sommossa in Egitto e giustiziò l'usurpatore Achilleo (296). I Persiani ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] 1982), suppl. n. 2; P. Ricci, Arte e artisti a Napoli. 1800-1943, Napoli 1983; F. Abbate, I. Di Resta, Sant'Agata dei Goti, Roma-Bari 1984; C. De Seta, G. Milone, Le filande di Sarno, ivi 1984; Civiltà del Seicento, catalogo della mostra, Napoli 1984 ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] sul Reno, avvenuto sotto Valeriano e Gallieno (253-268) per le lotte civili in Italia e l'invasione dei Goti sul Danubio inferiore rese possibile a varie tribù franche di attraversare il Reno. Il generale Postumo, comandante del limes, combatté ...
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ODENATO (Septimius Odaenathus; 'Οδαίναϑος, 'Οδέναϑος, 'Ωδέναϑος: la forma originaria araba è Udhainat)
Gastone M. Bersanetti
Apparteneva a famiglia d'origine araba, già illustre e potente a Palmira; [...] per due volte, fino a Ctesifonte. Gallieno lo premiò col titolo di imperator (264). O. era impegnato a combattere i Goti quando fu ucciso, a Emesa, insieme con il figlio di primo letto Erode, da un congiunto (Meonio?), istigato probabilmente dalla ...
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ISTRO ("Ιστρος, anche 'Ιστρίν e 'Ιστρόπολις; Istrus, Histrus e Histriopolis)
Pietro Romanelli
Città della costa occidentale del Ponto Eusino poco a sud della foce del Danubio, di cui prese il nome. Fu [...] greche della costa, un particolare κοινόν. Grande floridezza godette sotto Settimio Severo; nel 238 fu saccheggiata da Carpi e Goti, ma il suo nome ricorre ancora dopo in Ierocle e nella Notitia episcopatuum. La sua posizione, variamente indicata ...
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DIONIGI il Piccolo (Dionysius Exiguus)
Hubert Mordek
Monaco della Scizia, fu un importante tramite della cultura greca nell'Occidente latino svolgendo il ruolo di dotto traduttore, canonista e computista. [...] provincia romana della Mesia inferiore, oggi la rumena Dobrugia sul Mar Nero occidentale), regione bilingue ed abitata anche da Goti; che fu educato in un monastero (che poi fosse arrivato dai monaci come trovatello è soltanto un'ipotesi piuttosto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione del cristianesimo e le conversioni
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Cristo, i suoi seguaci [...] sotto controllo la Chiesa (cesaropapismo).
Anche le popolazioni barbariche cominciano a essere guadagnate al nuovo credo: si inizia coi Goti, convertiti dal vescovo ariano Wulfila, per passare via a via nel corso dei secoli a quasi tutta l’Europa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo che invecchia: la crisi e la sua interpretazione
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la sempre più incerta [...] nuovo imperatore si trova a dover affrontare i ricorrenti attacchi dei Goti, e nel 251 viene ucciso in battaglia ad Abritto; il che nel 269 vince a Naisso una battaglia epocale contro i Goti, che per circa un secolo non costituiranno più un problema. ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] di Vitige) nel tentativo, occupandola, di affamare Roma; da ciò la parte importante da essa avuta nella lotta dei Bizantini contro i Goti. La sua decadenza ha inizio con le incursioni saracene del IX sec. e l'abbandono dell'abitato e delle opere di ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] provenienti da altre popolazioni, avevano distrutto l’esercito romano e ucciso l’imperatore Valente, e il sacco del 410, opera dei goti di Alarico, in cui per la prima volta dai tempi dell’incendio gallico del 390 a.C. Roma era rimasta per alcuni ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
getico
gètico agg. [dal lat. Getĭcus] (pl. m. -ci). – Dei Geti e del territorio da essi abitato (v. geto2). Nella tarda età imperiale, il termine fu usato erroneamente anche con riferimento ai Goti.