Hanna, William
Oscar Cosulich
Animatore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Melrose (New Mexico) il 14 luglio 1910 e morto a Hollywood il 22 marzo 2001. Fu il creatore, insieme [...] piccolo amico Boo Boo nel 1959, The Jetsons (I Pronipoti), versione fantascientifica di The Flintstones, nel 1962, Magilla Gorilla nel 1964, il gigantesco cane Scooby-doo nel 1969. H. e Barbera produssero e diressero anche alcuni lungometraggi, come ...
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Schoedsack, Ernest B. (propr. Schoedsack, Ernest Beaumont)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato l'8 giugno 1893 a Council Bluffs (Iowa) e morto ivi il 23 dicembre 1979. La sua [...] . Al tempo stesso l'uso degli effetti speciali (la scelta di ricorrere al trasparente, la creazione di sei modelli di gorilla e di un busto meccanico alto 7 metri) implica la consapevolezza in S. e Cooper del cinema come luogo privilegiato del ...
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Rambaldi, Carlo
Paolo Marocco
Pittore e realizzatore di effetti speciali, nato a Vigarano Mainarda (Ferrara) il 15 settembre 1925. Trasferitosi negli anni Settanta a Los Angeles, è diventato in breve [...] 1976 R. è entrato nella fase del suo massimo successo internazionale con lo spettacolare King Kong, realizzando il gigantesco gorilla in dimensioni reali (13 m), con alcuni arti dotati di una maggiore capacità articolativa. In collaborazione con Hans ...
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Lugosi, Bela
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di Béla Ferenc De-sző Blaskó, attore teatrale e cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Lugos (od. Lugoj, Romania) il 20 ottobre 1882 e [...] meet Frankenstein (1948; Il cervello di Frankenstein) di Charles T. Barton. Nei primi anni Cinquanta si esibì, al fianco di un gorilla e di una ragazza ammanettata, in un malinconico show dai toni horror nei teatri di New York e del New Jersey, e ...
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Dreier, Hans
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico tedesco, nato a Brema il 21 agosto 1885 e morto a Bernards-ville (New Jersey) il 24 ottobre 1966. Come direttore dell'Art Department della [...] ; mentre in Blonde Venus (1932; Venere bionda) creò l'atmosfera del nightclub dove fece travestire la Dietrich da gorilla, per un grottesco balletto, alla fine del quale l'attrice esce dalla maschera, con la sua bellezza sfolgorante, inguainata ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] visionario: Marlene, in un famoso numero da night (Hot voodoo), si cela sotto la bruttezza ributtante di una pelle di gorilla e poi, lasciandone le spoglie, si rivela in tutta la sua bellezza sfolgorante, cui il costumista Travis Banton aggiunge un ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] (per es., nella canzone Hot voodoo in Blonde Venus, in cui il viso e il corpo della D. emergono da un costume di gorilla). Dopo il film Song of songs (1933; Il cantico dei cantici) di Rouben Mamoulian, in cui da giovane modesta calata in varie ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] calzamaglia. Delirante oltre ogni dire è il film a episodi The lemon grove kids meet the monsters (1966), tra mummie, gorilla, extraterrestri e spie in libera uscita. Per motivi finanziari fu poi costretto a dirigere film pornografici e nel 1973, per ...
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Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui funzione può essere quella di creare [...] digitale di alcuni dei protagonisti di essi. In particolare, il personaggio di Gollum presente nella trilogia e il gigantesco gorilla Kong, sono stati 'animati' digitalmente con la tecnica della motion capture. Come nel caso di The Polar Express i ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] itineranti fra i bambini (Forse un drago nascerà), nei manicomi (Marco Cavallo), nel mondo rurale appenninico (Il Gorilla Quadrumano); fino a una post-avanguardia (il Carrozzone, che firma collettivamente il suo "rifiuto di fare spettacolo" come ...
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gorilla
s. m. [dal gr. Γόριλλαι plur., adattam. di una voce africana con cui Annone, un viaggiatore cartaginese del sec. 5° a. C., dice nel suo Periplo di aver sentito chiamare certe donne selvagge e pelose dell’Africa, ripresa poi nel 1847...
gorillesco
agg. Tipico di un gorilla; animalesco, selvaggio. ◆ non perdetevi, se ancora avete dei dubbi, l’atroce e asciutta cronaca scritta in rete, su «Il nuovo», da Gian Paolo Ormezzano a proposito del pestaggio gorillesco di suo figlio....