HONECKER, Erich
Hartmut Ullrich
Uomo politico tedesco, nato a Neunkirchen (Saarland) il 25 agosto 1912. Figlio di un minatore, militò fin dal 1922 in organizzazioni giovanili comuniste e dal 1930 nella [...] : un grave rischio d'isolamento sul piano internazionale, dovuto alla contemporanea politica di fronda nei confronti di Gorbačëv e di contrasto con l'Occidente; una condizione di latente bancarotta (compresa l'imminente insolvenza negli scambi ...
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Polonia, storia della
Francesco Tuccari
Tra voraci vicini
Tra il 14° e il 16° secolo la Polonia fu una delle più potenti formazioni politiche dell’Europa centro-orientale. Andata poi incontro a un progressivo [...] , tuttavia, tali misure furono attenuate, soprattutto dopo l’ascesa al potere in Unione Sovietica di Michail S. Gorbačëv (1985). Questo processo culminò, nel 1989, nella celebrazione delle prime elezioni pluripartitiche della Polonia comunista, che ...
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(XII, p. 59; App. I, p. 491; II, I, p. 736; III, I, p. 457; IV, I, p. 556)
Con la nuova costituzione (1976) si è provveduto a modificare la divisione amministrativa del paese, che è stato ripartito in [...] tra gli stati membri dell'organizzazione e a sostituirvi rapporti basati sul libero mercato. Nonostante che durante la visita di Gorbačëv a C. dell'aprile 1989 (la prima al massimo livello dopo quella di Brežnev nel 1974) fosse stato stipulato un ...
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Russia
Berardo Cori
Giulia Nunziante
Silvio Pons
Geografia umana ed economica
di Berardo Cori
Stato che si estende nell'Europa orientale e nell'Asia settentrionale. La R., o Federazione Russa, come [...] sistema politico. In questo senso, la sua epoca aveva chiuso una fase della storia russa che era stata aperta da Gorbačëv. Autoritarismo di mercato e affermazione del prestigio dello Stato si presentavano come gli ingredienti di un'evoluzione della R ...
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Muro di Berlino
Silvia Moretti
Il simbolo di un mondo spaccato a metà
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Berlino divenne il simbolo della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti [...] seconda metà degli anni Ottanta il blocco comunista in Europa mostrò evidenti segni di crisi. La politica riformatrice di Michail Gorbačëv, leader dell’Unione Sovietica dal 1985, favorì e accelerò il crollo dei regimi comunisti. A Berlino tra la fine ...
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Unione Sovietica, storia dell'
Francesco Tuccari
La patria del comunismo
L’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche (URSS) – comunemente detta Unione Sovietica – nacque nel dicembre del 1922 nei [...] grave crisi che investì la Polonia al principio degli anni Ottanta. Questa fase fu superata nell’epoca di Mikhail S. Gorbačëv (1985-91), che avviò un corso di riforme tese a liberalizzare e democratizzare il regime sovietico. Queste riforme diedero ...
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MONGOLIA
*
Ugo Marazzi
(XXIII, p. 667; App. I, p. 872; II, II, p. 344; III, II, p. 152; IV, II, p. 500)
Al censimento del 1989 la popolazione della Repubblica popolare era di 2.043.400 ab., corrispondenti [...] PRPM, svoltosi a Ulan Bator nel periodo 26-30 maggio 1981. Il Partito comunista sovietico fu rappresentato da M. Gorbačëv, membro del politburo e segretario del Comitato centrale del partito. Tsedenbal, 64 anni, venne rieletto alla carica di primo ...
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REAGAN, Ronald
Tiziano Bonazzi
Presidente degli Stati Uniti dal 1980 al 1988, nato a Tampico (Illinois) il 6 febbraio 1911, secondogenito di una famiglia della piccola borghesia. Trascorse la giovinezza [...] , invece, a ben altri risultati e R. seppe cogliere l'occasione storica di un riavvicinamento offertagli da M. Gorbačëv nel 1986. Nonostante le difficoltà economiche e gli scandali politici dell'ultimo biennio, la firma del trattato sulla distruzione ...
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CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] novembre-dicembre incontrò, in occasione della loro visita in Vaticano, prima il presidente degli Stati Uniti George Bush, poi Gorbacëv al quale Giovanni Paolo II dichiarò: «la visita che ella ha voluto rendere al successore di Pietro costituisce un ...
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dissenso
Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato Paese, o di specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, [...] politica dei movimenti di d. nell’URSS ebbe inizio dopo l’elezione (1985) alla carica di segretario del PCUS di M.S. Gorbačëv. Dal 1989 la fine del monopolio del potere politico nei Paesi dell’Europa orientale consentì alle varie tendenze del d. di ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...