Storico (n. Tbilisi 1925). Laureatosi in filosofia all'univ. di Mosca, ha lavorato dal 1960 al 1970 presso l'Accademia delle scienze pedagogiche. Figlio di un bolscevico scomparso nelle purghe staliniane, [...] Soviet supremo dell'URSS. Membro del Comitato centrale del PCUS dal 1990 al 1991, ha appoggiato la politica di riforme di Gorbačëv; con quest'ultimo ha continuato a collaborare anche dopo il dissolvimento dell'URSS e nel 1991 è stato fra i fondatori ...
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Kohl, Helmut
Politico tedesco (n. Ludwigshafen am Rhein, Renania-Palatinato, 1930). Militante, dal 1947, dell’organizzazione giovanile dell’Unione democratico-cristiana (CDU), nel 1959 fu eletto membro [...] riunificazione con l’ex DDR, stabilendo un asse con gli USA e il Vaticano e un intenso dialogo con M.S. Gorbačëv. Egli divenne quindi il primo cancelliere della Germania unita (1990-98). Dopo l’unificazione dimostrò una notevole capacità nel guidare ...
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fisica C. di fasi Fenomeno per cui in un sistema termodinamico esistono contemporaneamente più fasi. Il problema della determinazione delle condizioni per cui può presentarsi è molto studiato in meccanica [...] 1955-56. Dopo la crisi del processo di distensione verificatasi nei primi anni 1980, i concetti di c. e di collaborazione internazionale tra sistemi diversi assunsero nuovo rilievo nel quadro della politica di rinnovamento promossa da M. Gorbačëv. ...
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Unione cristiano-democratica
(Christlich demokratische Union, CDU) Partito politico tedesco, costituito nel 1945, appartenente alla famiglia democratico-cristiana (➔ Democrazia cristiana) e al Partito [...] piano internazionale l’intesa con gli USA e favorendo il dialogo con la nuova leadership sovietica di M.S. Gorbačëv, fino a raggiungere l’antico obiettivo dello scioglimento della Repubblica democratica tedesca. Lo stesso Kohl gestì quindi anche la ...
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Partito repubblicano (Republican party)
Partito repubblicano
(Republican party) Partito politico statunitense, costituito nel 1854 e tuttora operante; in opposizione e alternanza rispetto al Partito [...] , G.H.W. Bush, il quale portò avanti l’opera del suo predecessore, gestendo, assieme al leader sovietico Gorbačëv, lo smantellamento dell’assetto bipolare emerso dalla Seconda guerra mondiale. Nel 1994, sebbene avesse perso la Casa Bianca, il ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] dall'egemonia economica e politica statunitense. Allo stesso tempo, dopo l'emancipazione dalla tutela sovietica favorita dal gorbačëvismo, la speranza di riallacciarsi all'Occidente faceva divenire l'Unione Europea un polo d'attrazione anche per gli ...
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Partito socialista unificato tedesco
(Sozialistische Einheitspartei Deutschlands, SED) Partito politico della Repubblica democratica tedesca, attivo dal 1946 al 1990. Già negli ultimi mesi della Seconda [...] Nel 1989, nel quadro del sommovimento che colpì i Paesi del blocco sovietico a seguito della perestrojka di M.S. Gorbačëv, anche la base della SED iniziò a manifestare, in particolare nelle «dimostrazioni del lunedì» a Lipsia, mentre all’interno del ...
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Nicola Labanca
Per quasi mezzo secolo, dopo il 1945, il mondo ha temuto che il sistema politico internazionale a base bipolare – e puntello atomico – avrebbe potuto essere messo in discussione solo da [...] nell’agosto, della separazione della Russia da Ucraina e Bielorussia, nonché delle dimissioni del presidente riformista Michail Gorbačëv) certificarono il disfacimento del ‘campo socialista’ e con esso la fine della Guerra fredda. Tutto questo aveva ...
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Armamenti
Virgilio Ilari
sommario: 1. Disarmo e riarmo nel ‛terzo dopoguerra'. 2. L'eliminazione degli euromissili e la riduzione degli armamenti strategici. 3. La riduzione delle forze convenzionali [...] Europa
Ovviamente, al disarmo eurostrategico e strategico si accompagnò, in Europa, anche quello convenzionale. Il 18 aprile 1986 Michail Gorbačëv annunciò a Berlino Est le linee generali di un piano per uscire dal vicolo cieco in cui si era giunti ...
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Uomo politico cubano (Finca Manacas, Birán, 1926 - L'Avana 2016). Guidò il movimento rivoluzionario che nel 1959 rovesciò a Cuba il dittatore F. Batista. Entrato trionfalmente all'Avana, assunse la carica [...] di alcuni tratti tipici della rivoluzione cubana. Critico nei confronti della politica del presidente sovietico M. S. Gorbačëv, C. si è trovato sempre più isolato in seno alla comunità internazionale dopo lo scioglimento dell'URSS (1991 ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...