Ipotesi negoziale, proposta dal presidente statunitense R. Reagan nel 1981, in base alla quale USA e URSS avrebbero ritirato dall’Europa tutte le rispettive forze missilistiche nucleari intermedie (➔ [...] sovietici, e osteggiata come irrealizzabile anche da parte dei movimenti pacifisti, venne successivamente accettata dal presidente sovietico M. Gorbačëv nel 1987, e portò alla firma, nel dicembre di quell’anno, del trattato in base al quale tali ...
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Green, Stanley. – Fotogiornalista statunitense (Brooklyn 1949 - Parigi 2017). Membro del Black Panther Party e attivista contro la guerra in Vietnam, si è formato sotto la guida di E. Smith, documentando [...] con sguardo nitido e soggettivo eventi storici quali la caduta del muro di Berlino (1989), la Russia nel periodo post-Gorbačëv e le crisi politiche e umanitarie in paesi quali Afghanistan, Darfur, Rwanda e Iraq. Tra i suoi ultimi lavori va citato l’ ...
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Termine russo («ristrutturazione») adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale per indicare l’insieme di riforme politico-economiche (ricambio nei vertici di [...] , moderato liberismo economico, riconoscimento delle opposizioni interne ecc.) che hanno caratterizzato l’azione di M.S. Gorbačëv a cominciare dal marzo 1985, quando divenne segretario del Partito comunista sovietico. A p. è solitamente associato ...
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Limonov, Eduard (propr. Eduard Venjamoinovic Savenko)
Limonov, Eduard (propr. Eduard Venjamoinovič Savenko). – Scrittore russo (n. Dzeršzinsk 1943). Comincia il suo percorso letterario negli anni Sessanta, [...] Konkret. Dissidente, emigra nel 1974 negli Stati Uniti e in seguito in Francia, ed è riabilitato dal presidente russo Gorbačëv. I suoi lavori in prosa, a volte scritti in un inglese 'russificato' di taglio autobiografico, sono caratterizzati da un ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] i primi a comprendere che il tentativo riformatore di Michail Gorbačëv avrebbe messo in pericolo la stabilità del regime e fece del grandi notabili delle repubbliche federate.
Le riforme di Gorbačëv ebbero l’effetto di accentuare questa tendenza e di ...
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Vassiliev, Anatoli
Vassiliev, Anatoli. – Regista teatrale e pedagogo russo (n. Pienz, Urali, 1942). Dopo gli studi in chimica, nel 1972 si diplomò alla più antica scuola statale di teatro russa (Gitis), [...] innovatrice di un testo di V. Slavkin. Alla fine degli anni Ottanta, con l’avvento della perestrojka di M. Gorbačëv e la possibilità di fare tournées all’estero, si fece conoscere a livello internazionale. Negli stessi anni iniziò a dirigere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione contadina, il mancato sviluppo industriale e il sistema politico illiberale [...] collasso del sistema sovietico. Nell’agosto del 1991 un gruppo di dirigenti del PCUS organizza un colpo di Stato esautorando Gorbacev dalle sue funzioni e sequestrandolo nella sua dacia in Crimea. Il golpe fallisce per la vigorosa protesta popolare e ...
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Erofeev, Vicktor Vladimirovic
Erofeev, Vicktor Vladimirovič. – Scrittore e giornalista russo (n. Mosca 1947). Dopo un’infanzia a Parigi con il padre diplomatico, tornò in patria e nel 1970 si laureò [...] per aver pubblicato letterati dissidenti in un’antologia clandestina, e le sue opere furono bandite fino all’avvento di Michail Gorbačëv. Autore di opere di acuta indagine sociale dal linguaggio crudo e mutuato spesso dalla strada, E. è autore di ...
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scudo spaziale
Denominazione usata per indicare progetti di sistemi d’arma, posti nello spazio (per lo più con impiego di armi a energia diretta) per la difesa contro i missili balistici. Per s.s. si [...] invece un fattore di escalation piuttosto che di diminuzione della corsa alle armi nucleari, e lo stesso leader sovietico M.S. Gorbačëv espresse più volte le sue perplessità su tale progetto, che fu infatti uno degli elementi di stallo e poi uno dei ...
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(App. IV, I, p. 394)
Uomo politico romeno, morto il 24 dicembre 1989. Negli anni Ottanta, rieletto segretario generale del Partito comunista (novembre 1984) e presidente della Repubblica (marzo 1985), [...] invasione della Cecoslovacchia) e che dopo il 1985 si è manifestata come rifiuto della glasnost e della perestrojka di M. Gorbačëv. Il forte indebitamento con l'estero costrinse C. ad adottare una politica di tagli all'interno che causò molto disagio ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...