Ribelle milanese (m. 1452), la cui azione politica si colloca nel breve periodo di governo repubblicano di Milano, tra la fine del dominio dei Visconti e l'inizio di quello degli Sforza. Artigiano, fu [...] capo, con Giovanni Appiani, del partito guelfo popolare subito dopo il fallito tentativo aristocratico di Carlo Gonzaga e di Giorgio Lampugnani. Arrestato, fu liberato dal popolo insorto (1449), e instaurò un governo rivoluzionario; fu ucciso dopo la ...
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Storico italiano (Cocquio-Trevisago 1920 - Milano 2009). Professore universitario dal 1957, dal 1969 ha insegnato storia economica presso l'Università Bocconi di Milano. Si è occupato di storia economica [...] finanziaria della Lombardia (secc. 16°-19°). Tra le sue opere: Le finanze del Ducato di Mantova all'epoca di Guglielmo Gonzaga (1961); Moneta e mercato nel '500. La rivoluzione dei prezzi (1973); La ricchezza dell'Europa. Indagini sull'antico regime ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1520 - Puebla de los Ángeles 1557); fornito di vasta cultura classica, imitò con squisita eleganza Garcilaso e, fra gli italiani, Petrarca, Bembo e Tansillo. La lirica di C. è [...] espressione di uno spirito versatile, sempre pronto a cogliere materia di canto nelle circostanze più varie. Lper Laura Gonzaga, per Doride o Amarillide gli ispirò alcuni dei più bei madrigali (e in questi toccò accenti di schietta poesia), sonetti e ...
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CABIANCA, Domenico
Domenico Caccamo
Nacque a Bassano intorno al 1520. Fonti attendibili indicano la sua condizione sociale e il suo mestiere: l'ambasciatore estense, che si trovava a Piacenza quando [...] subì il supplizio, parla di lui come di "un povero uomo pellizzaro" (dispaccio di Alfonso Trotti, ambasciatore presso Ferrante Gonzaga, al duca Ercole II, Piacenza, 20 sett. 1550, pubblicato da A. Casadei); e un cronista piacentino sottolinea come il ...
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Scultore lombardo (m. Mantova), se ne hanno notizie dal 1401 al 1440; attivo dal 1401 nella decorazione del duomo di Milano, fu poi (1415) nominato scultore della Fabbrica. Nella statua di Martino V (1421), [...] nel duomo, risulta evidente l'adesione dell'artista alla tendenza del gotico internazionale. Nel 1440 fu chiamato dai Gonzaga a Mantova. ...
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LUZZASCHI, Luzzasco
Stefano Lorenzetti
Nacque a Ferrara, probabilmente nel 1545.
Non essendo stato rinvenuto l'atto di battesimo, l'anno di nascita si desume dal fatto che morì nel 1607 all'età di sessantadue [...] (pp. 218 s.), la famiglia dei Luzzaschi, "honorata et antica", era originaria del Bergamasco: Paolo fu al servizio dei Gonzaga come capitano fino al termine della sua lunga esistenza; Andrea, mercante, venne ad abitare a Ferrara al tempo di Alfonso I ...
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COLORNI, Abramo
Carlo Colombero
Nacque nel sec. XVI (è impossibile determinare l'anno) da famiglia ebrea di Mantova. Sulla sua formazione giovanile fornisce alcune notizie la lettera-prefazione (rivolta [...] A. Ricci, Storia dell'archit. in Italia, III, Modena 1860, p. 176; A. Bertolotti, Architetti, ingegneri e matematici in relazione coi Gonzaga signori di Mantova nei secc. XV, XVI e XVII, Genova 1889, pp. 68 s.; A. D'Ancona, Le origini del teatro ital ...
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DEL CARRETTO, Giulio
Tiziana Bernardi
Erroneamente chiamato Tullio da De Conti e da De Brayd, nacque a Casale Monferrato attorno alla metà del XVI secolo. Figlio di Giorgio, signore di Roccavignale [...] egli stesso scriveva in una lettera del 27 marzo 1593, servì la S. Sede "per quindici anni" (Archivio di Stato di Mantova, Gonzaga, b. 959). Nel 1588 era già avvocato rotale e in una lettera al duca di Mantova si dichiarava pronto a difendere "in ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] Cipro, in Siria e in Egitto. Di certo soggiornò in varie corti italiane del tempo, tra cui quelle degli Estensi e dei Gonzaga. Insieme con un altro cieco canterino, noto come il Cieco da Ferrara (Francesco Cieco da Ferrara), fu ospite del duca Ercole ...
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ABATI, Giambattista, detto Abbadino
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova sul finire del sec. XV da Matteo o Maffeo, detto pure degli Abadini, forse perché il suo ramo, decaduto di fortuna, si potesse [...] verum etiam in Hispania, apud Ser.mum Caesarem et in Panonia apud Ser.mum Regem Ferdinandum" (Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, Decr.,Lib. 29, c. 49).
Fonti e Bibl.: Mantova, Arch. di Stato, C. d'Arco, Delle famiglie mantovane, I, p. 122 (ms ...
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barbarina
s. f. [dalla figura di s. Barbara in essa impressa]. – Moneta d’argento del valore di 10 soldi fatta coniare a Mantova dal duca Guglielmo Gonzaga (1550-87). B. del girasole, altra moneta di Mantova del valore di 6 soldi, emessa sotto...
solino2
solino2 s. m. [der. di sole, con riferimento al tipo del sole raggiante]. – In numismatica: 1. Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (dal 1444 al 1478), che ha per tipo il sole...