Scrittore austriaco (Vienna 1868 - Starnberg 1932). Già le sue prime novelle (Orchideen, 1904; Das Wachsfigurenkabinett, 1907; ecc.) rivelano un gusto acceso per l'ironia e un'inventiva fervida fino al [...] grottesco, evidente nel romanzo Der Golem (1915), in cui è rappresentato il ghetto di Praga. Sulla stessa linea si collocano anche i successivi romanzi: Fledermäuse (1916), Das grüne Gesicht (1917), Walpurgisnacht (1918), Der weisse Dominikaner (1922 ...
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Drammaturgo e poeta bielorusso di lingua yiddish (Igumen, Bielorussia, 1886 - New York 1962). Condannato alla deportazione per la sua militanza nel movimento socialista ebraico, riuscì a fuggire dalla [...] la sofferenza. La sua opera più famosa è Der Goylem, poema drammatico in otto quadri ispirato alla leggenda praghese del Golem, realizzato per la prima volta a Mosca nel 1925 dalla compagnia ebraica Habimah che lo portò sui palcoscenici di tutto il ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1929 - Kaisborstel 2019). Ideologicamente orientato in senso socialista, ha preferito trasferirsi, dall'allora capitale della Repubblica Democratica Tedesca, nella Repubblica [...] trad. it. 1963); Werkündigung des Wetters (1966); Offener Ausgang (1972); Unterwegs nach Utopia (1977); Fremd daheim (1990); Mein Golem. Gedichte (1996) e Nacht-Vorstellung (1999). Più scarsa, ma coerente, la produz. narrativa, fra cui il romanzo Im ...
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Scrittrice olandese (n. Amsterdam 1934). La sua poesia può essere considerata una ricerca sulla vita condotta con il linguaggio della quotidianità, in cui l'osservazione concreta si mescola alla riflessione: [...] ", 1989); Een goed hoofd ("Un buon cervello", 1991); De Nietsfabriek ("La fabbrica del niente", 1997); Een golem ("Un golem", 1998); Lieve Arthur ("Caro Arthur", 2000). H. ha scritto anche sceneggiature per il cinema (Charlotte, 1981; Leedvermaak ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] Le testament d'un poète juif assassiné (1980; trad. it. 1981); Le cinquième fils (1983; trad. it. 1984); The Golem: the story of a legend (1983; trad. it. 1986); Célébration talmudique: portraits et légendes (1991); Célébration prophétique: portraits ...
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MULISCH, Harry Kurt Victor (App. IV, ii, p. 537)
Jeannette Koch Piccio
Scrittore nederlandese. La notorietà di cui M. ha goduto fin dai suoi esordi letterari ha trovato riscontro in numerosi riconoscimenti [...] di spunti e di allusioni, ci riporta nel mondo del passato, in cui un ebreo di Praga, seguendo la procedura occulta, ricrea un golem.
Bibl.: F.C. de Rover, De weg van het lachen. Over het oeuvre van Harry Mulisch (La via della risata. Sulle opere di ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] ’e. cinematografico tedesco si fa coincidere con l’uscita di Il gabinetto del dottor Caligari (1920) di H. Wiene, poi seguito da Golem – Come venne al mondo (1920) di P. Wegener, Nosferatu il vampiro (1922) di F. Murnau, Metropolis (1927) di F. Lang ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] Negli anni 1920 la cinematografia espressionista tedesca si impose con P. Wegener e F. Lang. Tutti e due, il primo in Der Golem (1920), il secondo in I ragni (1919), fecero ricorso alla f. come metafora del destino umano, per raccontare il difficile ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] fantasia macabra e ossessiva e resi in forme estremamente stilizzate. Caligari ebbe una forte influenza sulla produzione seguente: Il Golem (1920) di P. Wegener, Destino (1921) di F. Lang, Nosferatu (1922) di F.W. Murnau, Ombre ammonitrici (1923) di ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] in Siberia, da cui evase con una mirabolante fuga, riparando a New York. La sua opera più matura fu Der Golem, del 1920, che riscosse un successo mondiale per la capacità di cogliere poeticamente il simbolo più inquietante dei processi di ...
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golem
gòlem (o Gòlem) s. m. [dall’ebr. gōlem, propr. «embrione»]. – Figura mitica con sembianze umane, tipica della tradizione cabalistica ebraica, che si vuole creata da un ammasso d’argilla per opera del rabbino praghese Löw sul finire del...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...