Rye, Stellan
Serafino Murri
Sceneggiatore e regista danese, nato a Copenaghen il 14 luglio 1880 e morto a Ypres, nella Fiandra occidentale, il 14 novembre 1914. Autore e regista teatrale di precoce [...] e horror con Das Haus ohne Fenster (1914), e avviò vari progetti da realizzare con Paul Wegener, fra cui Der Golem, terminato poi nel 1915 dal regista Henrik Galeen.
Partito come volontario nell'esercito tedesco, R. morì sul fronte occidentale in ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] film, da Bayt, noto anche come House, 1980, a Yoman sadeh, noto anche come Journal de campagne, 1982; da Golem – L’esprit de l’exil, 1992, Golem – Lo spirito dell’esilio, a Devarim, 1995, L’inventario; da Alila, 2003, a Free zone, 2005). Ma un tale ...
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Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] anni Venti la cinematografia espressionista tedesca si impose con Peter Wegener e Fritz Lang. Tutti e due, il primo in Der Golem (1920), il secondo in Die Spinnen (I ragni, 1919), fecero ricorso alla fantascienza come metafora del destino umano, per ...
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Kurutta ippeiji
Mariann Lewinsky
(Giappone 1926, Una pagina di follia, bianco e nero, 104m a 18 fps, 59m nella versione sonora del 1971); regia: Kinugasa Teinosuke; produzione: Kinugasa Teinosuke per [...] espressivi, il film è al tempo stesso raffinato e radicalmente moderno. Esso condivide con produzioni francesi e tedesche come Der Golem, Kean ‒ Désordre et génie di Alexandre Volkov (1923) e La roue di Abel Gance (La rosa sulla rotaia, 1923), che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di vasti e profondi mutamenti, alcuni dei quali hanno [...] o delle masse impolitiche pronte a immolarsi per un capo senza qualità.
La tecnica appare a questi pensatori quasi un Golem privo di controllo e di fronte a essa si manifestano tre tipologie di risposta: la disperazione di Heidegger che considera ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] dell'uomo artificiale. La storia del cinema è popolata di creature artificiali. Possiamo ricordare, per l'epoca del muto, Der Golem (Il Golem, 1920) di Paul Wegener, L'uomo meccanico (1922) di André Deed e Metropolis (1926; Id.) di Fritz Lang. In ...
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The Mummy
Bill Krohn
(USA 1932, La mummia, bianco e nero, 72m); regia: Karl Freund; produzione: Carl Laemmle Jr. per Universal; soggetto: dal romanzo Cagliostro di Nina Wilcox Putnam e Richard Schayer; [...] di Browning. Grande artigiano del cinema, in The Mummy riprende alcuni elementi di due classici ai quali aveva lavorato, Der Golem di Wegener e Boese e Tartüff di Murnau (Tartufo, 1926). Se all'opera prima di Freund come regista manca la spettrale ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] Straub, da Thomas Harlan a Robert Kramer, fino ad Amos Gitai, che gli affidò anche un ruolo in Naissance d'un Golem (1991). Anche Wenders lo volle come interprete-simbolo, nel film In weiter Ferne, so nah! (1993; Così lontano, così vicino), dove ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] , I.J. Singer, C. Grade e il drammaturgo H. Leivick, autore del poema drammatico Der Goylem (1925), ispirato alla leggenda del Golem.
Si calcola che lo y. sia parlato, almeno come seconda lingua, da circa due milioni di persone, ma si ritiene che sia ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] Negli anni 1920 la cinematografia espressionista tedesca si impose con P. Wegener e F. Lang. Tutti e due, il primo in Der Golem (1920), il secondo in I ragni (1919), fecero ricorso alla f. come metafora del destino umano, per raccontare il difficile ...
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golem
gòlem (o Gòlem) s. m. [dall’ebr. gōlem, propr. «embrione»]. – Figura mitica con sembianze umane, tipica della tradizione cabalistica ebraica, che si vuole creata da un ammasso d’argilla per opera del rabbino praghese Löw sul finire del...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...