Drammaturgo statunitense (Filadelfia, Pennsylvania, 1906 - Hollywood, California, 1963). Attore in compagnie minori, lavorò dal 1931 per il Group Theatre, fondato da L. Strasberg e altri, che avrebbe poi [...] piccolo borghese investita dalla grande depressione. I suoi drammi successivi segnano il graduale abbandono dei temi politici: Goldenboy (1937), sul potere distruttivo del successo; Rocket to the moon (1938); Night music (1940); Clash by night ...
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Nome d'arte dell'attore statunitense di origine serba Mladen George Sekulovich (Gary, Indiana, 1912 - Los Angeles 2009). I lineamenti marcati, lo sguardo acceso, il naso estremamente particolare, vero [...] T. Williams e A. Miller. Si dedicò poi al cinema lavorando spesso con Kazan e H. Hathaway.
Opere
Esordì a Broadway in Goldenboy di Odets (1937). Tra le sue più note interpretazioni teatrali: Uncle Harry di Job (1942); The assassin di I. Shaw (1945 ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] (The days between, 1965, You can't hear me, 1966, Solitaire e Double solitaire, 1971), W. Gibson (The miracle worker, 1959, Goldenboy, 1964), I. Horovitz (The Indian wants the Bronx e It's called the Sugar Plum, 1967, Morning, 1968, Acrobats e Line ...
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Taradash, Daniel
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 22 febbraio 2003. A partire dalla fine degli [...] , entrò alla Columbia con una borsa di studio e un contratto. Il regista Rouben Mamoulian, impegnato nelle riprese di Goldenboy (1939; Passione), tratto dal lavoro teatrale di Clifford Odets, affidò a T. e a un altro giovane sceneggiatore, Lewis ...
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Davis, Sammy Jr.
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico e teatrale, cantante e ballerino statunitense, nato a New York l'8 dicembre 1925 e morto a Los Angeles il 16 maggio 1990. A partire dalla [...] risultati non troppo incoraggianti, nel musical Mr. Wonderful, raggiungendo tuttavia il successo solo nel 1964 con lo spettacolo Goldenboy. Al cinema, il primo ruolo celebre, quello del simpatico Sportin' Life completo di bombetta, guanti, ghette e ...
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Ustinov, Sir Peter (propr. Peter Alexander)
Roy Menarini
Attore e regista teatrale e cinematografico inglese, di origine russa, nato a Londra il 16 aprile 1921 e morto a Bursins (Svizzera) il 29 marzo [...] a un imperioso talento comico e a una personalità vulcanica, a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta fu il goldenboy del teatro inglese. Noto per l'espressione sorniona e lo sguardo astuto, al cinema offrì interpretazioni raffinate ed energiche ...
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Drammaturgo irlandese (Douglas, Cork, 1886 - Dublino 1958). Esordì con la commedia The Clancy name (1908) all'Abbey Theatre di Dublino, in cui lavorò a lungo, anche come regista, assumendone la direzione [...] ; The big house, 1928), o commedie brillanti (The whiteheaded boy, 1920; The far-off hills, 1928), approdando a toni più , 1917) e novelle (Eight short stories, 1919), e curò antologie di poeti irlandesi (The golden treasury of Irish verse, 1925). ...
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golden boy
‹ġë′uldën bòi› locuz. ingl. (propr. «ragazzo d’oro», con allusione ai guadagni realizzati; pl. golden boys ‹... bòi∫›), usata in ital. come s. m. – Nel linguaggio sportivo e, in partic., nel gioco del calcio, detto di giovane atleta...