PLANTAGENETI
M. Di Fronzo
Dinastia inglese il cui nome deriva dal soprannome di Goffredo V ilBello, conte d'Angiò (1128-1151) e duca di Normandia (dal 1144), che aveva per emblema un ramo di ginestra [...] ).Un discorso a parte merita la lastra in rame smaltato che reca l'effigie del capostipite Goffredo (Le Mans, Mus. de Tessé); datata tra il 1151 e il 1160 (Gauthier, 1972, p. 82), opera probabilmente di un artista limosino, costituiva forse la parte ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] Roma 1898, pp. 450-457; Goffredo Malaterra, De rebus gestis Rogerii Calabriae 'khtirāq al-āfāq [Sollazzo per chi si diletta di girare il mondo], in M. Amari, Biblioteca arabo-sicula, I, 1842; G. Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia. Dai Normanni sino ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] di Giovanni di Garlandia e i trattati, di argomento analogo, di Goffredo di Vinsauf e di Gervasio di Melkley (Tatarkiewicz, 1970, trad. e presenta forme determinate e 'belle' (Bruyne, 1946, II, p. 258). Il mondo, bello a vedersi (pulchrum visu), ...
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NAZARETH
B. Kühnel
(ebraico Nazrath; gr. Ναζαϱέτ; Ναζαϱέθ; arabo al-Nāṣira)
Città oggi nello stato d'Israele (Bassa Galilea), situata in una valle a m 350 sul livello del mare e posta all'incrocio tra [...] cui Cristo trascorse la propria giovinezza. Il più importante locus sanctus in città 1994).
Bibl.:
Fonti. - Giuseppe Flavio, De bello Iudaico, a cura di G. Cornfeld, Grand III, pp. 109-121: 112; Goffredo di Beaulieu, Vita sancti Ludovici, in Recueil ...
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FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] Pirenei e dall'Oceano - in cui, secondo Cesare (De bello Gallico, I, 1), si divideva la Gallia ancora da conquistare Goffredo Plantageneto aveva ottenuto il ducato di Normandia ed ereditato l'Angiò, la Turenna e il Maine, e dalla moglie Eleonora il ...
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GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] -237) rispettivamente a Errard (Rinaldo lascia Armida) e a Mignard (Goffredo di Buglione curato da un angelo).
Un secondo dipinto del G. illustrare il secondo volume del De bello Belgico del gesuita Famiano Strada (Roma 1647).
Proprio il diradarsi ...
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BONICHI, Gino (più noto con lo pseudonimo di Scipione, usato per la prima volta nel 1927 in occasione di una esposizione all'Opera cardinal Ferrari a Milano)
Giuseppe Marchiori
Nacque a Macerata il 25 [...] quindici anni, "alto, bello, con lineamenti da Sigfrido... a Falqui, al fratello Goffredo rappresentano una ricapitolazione della in L'Italia letteraria, 19 nov. 1933;C. E. Oppo, Il pittore Scipione [1934], in Forme e colori nel mondo, Lanciano 1938 ...
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bellezza
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito: la b. è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani (Foscolo). In partic.: a. Di...
plantageneto
plantagenèto agg. – Dei Plantageneti, famiglia reale inglese che regnò dal 1154 al 1485, il cui nome, solo modernamente esteso ai suoi appartenenti, deriva dal fatto che il suo capostipite, Goffredo il Bello conte d’Angiò, aveva...