Città italico-etrusca, appartenente al territorio dei Falisci (v.) e inclusa nell'elenco augusteo dei comuni etruschi (regione VII). Il suo nome italico trova riscontro in Porta Capena (da Capua) e, per [...] Landeskunde, II, Berlino 1902, p. 371; W. Deecke, Die Falisher, Strasburgo 1888, p. 55 segg.; Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. scavi, 1922, p. 110 segg.; A. Della Seta, Il Museo di Villa Giulia, Roma 1918, p. 327 segg.; Corp. inscr. Lat., XI ...
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Città eolica d'Asia Minore, davanti a un'insenatura di mare a mezzogiorno del Sinus Elaeates e a nord del monte Sipilo e del fiume Ermo; non lontana da Myrina a nord-est e da Focea a sud-ovest. La remota [...] dei Romani. Danneggiata da terremoti, specie al tempo di Tiberio, la città antica presenta tuttora importanti rovine. -Encycl., XI, col. 247; J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., I, Strasburgo 1912, pp. 2, 104; III, p. 1, 34; G. Busolt, Griech. ...
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Città dell'Asia Minore nord-occidentale (Bithynia o Phrygia ad Hellespontum), nell'estrema insenatura del Sinus Cianus di fronte alla Propontide. Oggi Gemlik. La leggenda faceva fondatore della città un [...] tornò ad avere il suo nome originario e riprese la coniazione di monete, le quali vanno dagli ultimi decennî del sec. , Parigi 1914, s. v. Cius; J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., Strasburgo 1911-13, I, i, p. 256; ii, pagine 231, 233 e IV, i ...
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Antica citta marittima (oggi Giresun) delle coste settentrionali d'Asia Minore, sul Mar Nero, fra il promontorio Boon (Capo Vona) e Tripolis (Tirebolu). Fu chiamata anche Pharnacēa (Φαρνάκεια) in onore [...] del ciliegio (cerasus). La seconda Cerasunte, colonia di Sinope, ebbe una breve attività monetaria da coll. 264-65; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., I, i, Strasburgo 1912, p. 258; K. Lehmann-Hartleben, Die antiken Hafenanlagen, Lipsia 1923, p. 259 ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] termine Studium generale era già stato usato da canonisti importanti (Goffredo da Trani, Bernardo da Botone), ma non da un'autorità come il Papato; per di più mai prima di allora lo Studium di Parigi era stato indicato come un modello. Scuole private ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] un ramoscello di ginestra (franc. genêt) - assurti al trono d'Inghilterra nel 1154 con Enrico II, figlio diGoffredo e di Matilde (figlia di Enrico I cultura architettonica transalpina propria di cantieri come Reims, Strasburgo e Bamberga.
I nuovi ...
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Leone IX, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002, dal conte Ugo d'Eguisheim e da sua moglie Helvide (di Dabo?), in Alsazia, dunque in un territorio di lingua germanica. I genitori parlavano [...] a Basilea e Strasburgo, entrambe in Alsazia, o a Metz, che era posta al di là dei Vosgi diGoffredo, divenuto nel 1054 marito di Beatrice, marchesa di Toscana e vedova di Bonifacio: veniva così a rafforzarsi intorno al papa il clan lotaringio. Al di ...
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GIULINI, Carlo Maria
Giuseppe Rossi
Nacque a Barletta il 9 maggio 1914, secondogenito di Ernesto e Antonia (Antonietta) Festner, e fu battezzato il 17 dello stesso mese con i nomi di Carlo Maria Giovanni. [...] Goffredo Petrassi; e per le stagioni RAI diresse Agenzia Fix di Alberto Savinio, L’allegra brigata di Gian Francesco Malipiero e Don Procopio di cacciatore (1957) di Weber. Frattanto, dopo un concerto a Strasburgo del 1951 con la RAI di Torino, la ...
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BERNARDO da Parma
Roberto Abbondanza
Nacque al principio del sec. XIII (possibile anche la fine del sec. XII) da una famiglia probabilmente di piccola nobiltà feudale, che traeva il nome da una località, [...] redazione della glossa di B. dovette coincidere quella dell'apparato alle Decretali diGoffredo da Trani, che a Strasburgo, circa 1472). Dell'opera maggiore di B. vennero col tempo a far parte integrante numerose additiones di canonisti ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] Herder spetta il merito di aver fatto conoscere in letture comuni Omero a Goethe (Strasburgo e Wezlar 1772). Di qui in poi tutta primo, se pure non il migliore, dei neounitarî. Goffredo Hermann pubblicò nel 1832 la breve memoria De interpolationibus ...
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