(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] prefetto di Vico, impadronitosi di Viterbo ebbe potere su quasi tutte le giunti attraverso la trafila di ẹ (da ĭ e da ē) o di ọ (da ŭ e da ō). Può essere che l'ĭ . XII quando i Pisani, aiutatori di Goffredo di Buglione, si sistemavano in un quartiere ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Onorio, procedettero a una vera spartizione. Ci fu, da quel momento, un Impero d'Oriente e un Impero Sicilia e in virtù del trattato di Viterbo, dei diritti di Baldovino II, ed , Croniche (ibid., V); Goffredo Malaterra, Historia Sicula (ed. ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] è poi la scena raffigurata su uno specchio bronzeo da Tuscania (Viterbo) del sec. III a. C., conservato nel ove, a distanza notevolissima di tempo, si riprendono gli scavi con Goffredo Bendinelli prima, con Ugo Ferraguti poi. Anche a Veio, dopo lo ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] rimane anche nel tedesco moderno nella forma di Reich) deriva da un celtico rix e rugyon, cfr. l'irlandese ri e sec. XV con Annio di Viterbo, il concetto linguistico esatto è A distanza di tre secoli, Goffredo di Monmouth (Galfredus Monumetensis) è ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] anni dopo, fu di nuovo mandato ambasciatore a Viterbo e a Roma al papa medesimo, innanzi tacere delle traduzioni in altre lingue, Goffredo Chaucer, alcuni anni dopo, lo a osservare un suo biografo, "da storico, da filosofo e da poeta" vale a dire ch' ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] nella chiesa dl Aracoeli, che i Cosmati avevano rivestito dei loro smalti. Il primo monumento eseguito da Arnolfo è quello di Adriano V in S. Francesco a Viterbo. Su un basamento poggia il sarcofago decorato con colonnine tortili, su cui è distesa la ...
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S'intendono comunemente con tal nome le guerre combattute dai popoli europei contro i musulmani dal sec. XI al XIV, con l'intento di liberare il Santo Sepolcro, sotto la bandiera della croce e la direzione [...] s'impadronì della importante città. Da Gerusalemme non si poté né parare il colpo, né reagire vigorosamente. S'invocò, invece, l'aiuto dell'Europa. Nel 1145 le prime richieste giunsero al papa, che era a Viterbo; e subito Goffredo, vescovo di Langres ...
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fr. voiture; sp. coche; ted. Kutsche, Broschke; ingl. carriage). - Carro è qualsiasi. veicolo composto essenzialmente di un piano destinato a sostenere un carico e di ruote che ne permettono la trazione [...] mastro Giovannello Cortese e da mastro Iacopo; Paolo di Zimo avrebbe ideato nel 1629 i carri di Campobasso e immaginato quello di Santa Rosa di Viterbo.
Ma in realtà l'ideazione delle macchine sacre, che tuttora si vedono messe in azione nelle feste ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] i 18 cardinali riuniti a Viterbo furono dalla popolazione rinchiusi nel Gregorio X, Celestino IV e Urbano VI; però da questo papa in poi (1389) fu sempre eletto 1241); 179. Celestino IV, di Milano, Goffredo Castiglioni (1241-1241); 180. Innocenzo IV, ...
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Arte antica. - Il bisogno di una illuminazione artificiale, specie per uso domestico, indusse per tempo l'uomo a ricercare non soltanto una materia illuminante di speciale intensità, legno resinoso, grasso [...] , si sviluppa in Etruria un tipo di candelabro metallico più basso, da tavola, con lo stelo arricchito a volte di molti e varî motivi linee parallele, portano in giro per le vie di Viterbo il 3 settembre. L'origine della festa pare rimonti ...
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