Scultore (Stoccolma 1779 - ivi 1838); allievo a Roma di A. Canova, ne seguì la maniera senza originalità. Prof. all'accademia di Stoccolma dal 1810, eseguì monumenti (a Carlo XIII, Stoccolma), sepolcri, ritratti, ecc. Fu ritrattista ufficiale della famiglia reale e dell'alta nobiltà svedese ...
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Pittore (Eisenach 1804 - Weimar 1878). Allievo di H. H. Meyer a Weimar, protetto da J. W. Goethe, fu quindi in Italia (1826-31), influenzato da J. A. Koch e da B. Genelli. Nel primo periodo della sua attività, [...] dipinse paesaggi e scene storiche con gusto neoclassico. Dopo alcuni viaggi in Norvegia e a Rügen (1837-40), si volse a un romantico idealismo. Le opere più note sono le pitture e i disegni per l'Odissea ...
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Scultore (Rudolstadt 1742 - Weimar 1801), attivo soprattutto a Weimar, dove ottenne (1773) la carica di scultore di corte. Noto come ritrattista (Goethe, 1779). Opere nella Landesbibliothek di Weimar. ...
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Pittore e incisore (Chrastava, Boemia Settentrionale, 1800 - Vienna 1876). Esordì dipingendo pale d'altare per chiese boeme e illustrazioni (a Schiller, Goethe, Tieck, ecc.), ispirate a Dürer. Recatosi [...] a Roma (1827-29), collaborò con i Nazareni agli affreschi di villa Massimo, e divenne successivamente il principale assertore in Austria delle loro idee ...
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Pittore (Zurigo 1760 -Jena 1832). Allievo a Zurigo di J. K. Füssli, perfezionatosi a Roma e a Napoli (1784-89), fu chiamato nel 1794 per intercessione di Goethe, che l'aveva conosciuto a Roma, alla scuola [...] di disegno di Weimar, di cui divenne direttore nel 1806. Eseguì pitture decorative per il castello di Weimar, bozzetti per teatro, ecc.; seguace di J. J. Winckelmann, svolse insieme a Goethe una vivace polemica contro i Nazareni. ...
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Palermo
Margherita Zizi
Crocevia mediterraneo di culture
Capoluogo della Sicilia, Palermo sorge in una baia ai margini occidentali della Conca d’Oro. Celebrata da Goethe, il grande poeta tedesco innamorato [...] della «terra dove fioriscono i limoni», la città trae fascino e prestigio da una storia ricchissima e gloriosa, che la vide centro di quella feconda e originale fusione di culture – greco-bizantina, araba ...
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Architetto (m. Strasburgo 1318), secondo un documento del 1284 "magister operis" del duomo di Strasburgo, del quale fu ritenuto a lungo l'unico autore, grazie anche al saggio di Goethe sull'architettura [...] tedesca (1773); è accertato che ne progettò solo la facciata ovest (1277), alterata in parte dai suoi continuatori e una cappella della Vergine (1316, distrutta nel 1682) ...
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Storico tedesco della cultura e dell'arte (Reichenbach 1884 - Heidelberg 1966); si è occupato in numerosi scritti soprattutto del Romanticismo tedesco nelle arti figurative (Geist der romantischen Malerei, [...] deutschen Romantik, con A. von Schneider, 1939), nella letteratura (specialmente Goethe: Goethe und die romantische Kunst, 1941; Goethes Leben 1949) e nella musica (Beethoven: Goethe und Beethoven, 1942), ma anche dell'arte barocca, di letteratura ...
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Pittore (Bacharach sul Reno 1772 - Loschwitz, Dresda, 1820). Dipinse quadri storici e religiosi, di stile accademico classicheggiante, volgendosi più tardi a un manierato romanticismo; molto popolari i [...] suoi ritratti di letterati tedeschi (Goethe, Wieland, Herder, Schiller). Opere a Dresda, Gemäldegalerie, e a Lipsia. ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...