L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] egli aveva in mente "solamente l'idea, il concetto, o un qualcosa di fissato nell'esperienza per un istante solamente" (Goethe 1954, p. 7); egli la illustrava attingendo esempi ai suoi studi di botanica.
Nel frattempo, il concetto di 'morfologia' era ...
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morfologia
morfologìa [Comp. di morfo- e -logia, termine introdotto da W. Goethe nel 1785 (ted. Morphologie) per indicare l'anatomia comparata] [LSF] In genere, studio e descrizione delle forme, con [...] signif. specifici in varie discipline. ◆ [BFS] M. biologica: lo studio dei caratteri fenotipici degli organismi viventi. ◆ [GFS] M. oceanica: la parte della m. terrestre (v. oltre) riguardante specific. ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] , di scienza esatta e di putredine, l'uomo non divide la sua anima secondo le due parti che costituiscono quella del Faust goethiano; ma è faustiano e basta, non conosce la compassione di sé e il ripiegamento, non rimpiange che il suo non sia il ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] e i primi tedeschi; 11, 1996, pp. 58-59: Da Mozart a Heine; pp. 96-97: Dalla guida di Goethe; pp. 184-185: Johann Wolf;gang von Goethe; 12, 1997, pp. 56-62: In viaggio attraverso gli italiani; pp. 168-176: Giudizi d’oggi).
Weinrich, Harald (1989 ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] senso del s., la sua allusività e inesauribilità.
La teoria kantiana favorisce l’accezione estetica del s. proposta da J.W. Goethe, che l’identifica con l’opera d’arte come totalità organica e lo distingue dall’allegoria: nel s. si realizza la piena ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] si costituisce in Germania dopo la guerra franco-prussiana: si instaura il culto della letteratura classica nazionale e i busti di Goethe e di Schiller ornano ogni libreria così come i volumi delle loro opere ne affollano gli scaffali (v. Grimm e ...
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Macchine molecolari
Vincenzo Balzani
Margherita Venturi
In natura esistono circa un centinaio di specie atomiche diverse capaci di combinarsi tra loro per formare molecole. Nella maggior parte dei [...] materiali caratterizzate da proprietà specifiche e da una forma propria. Alcuni secoli fa, il grande letterato Johann Wolfgang Goethe pensava che la scienza dovesse operare su scala umana e si opponeva all'uso del microscopio affermando che ciò ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] letteratura alta, come in Tartüff (1925), dall'opera di Molière, o nel Faust (1926), in cui si sovrappongono richiami a Goethe, Marlowe e alle leggende medievali germaniche. È da notare che anche il primo film sonoro della storia, The jazz singer ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] . La r. teatrale moderna data al 1870, quando il duca Giorgio di Meiningen, riprendendo il discorso di Goethe sull’esecuzione d’insieme, ispirò l’allestimento degli spettacoli ad alcuni principi fondamentali: rivelazione del testo, fedeltà storica ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...