Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] chiave nella vita letteraria del paese. Nelle sue poesie narrative (Zalán futása "La fuga di Zalano", 1825, in esametri; Eger, 1827; Rom "Rovina", 1830; Két Szomszédvár "Due castelli vicini", 1832), drammatiche ...
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Attore, regista e direttore di teatro (Berlino 1841 - ivi 1921). Fu interprete significativo del teatro di Goethe e di Schiller, che mise in scena anche come regista ricco d'invenzione. Negli ultimi anni [...] fu anche eccellente regista lirico ...
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Poeta drammatico austriaco (Vienna 1771 - ivi 1811). Ebbero fama le sue tragedie classicheggianti: Regulus (1802), che Goethe fece rappresentare anche a Weimar, e Coriolanus (1804), per la quale Beethoven [...] compose la famosa Ouverture. Scrisse anche ballate e liriche patriottiche per la lotta antinapoleonica: i Lieder österreichischer Wehrmänner (1809) ...
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Poeta e drammaturgo tedesco (Weimar 1761 - Mannheim 1819). Scrittore estremamente prolifico e versatile, ha lasciato una serie innumerevole di lavori teatrali, affermandosi come il favorito dal pubblico [...] e Reval. Nel 1798 per alcuni mesi fu a Vienna come regista e drammaturgo, poi nella natia Weimar, dominata però da Goethe e da Schiller e divenutagli perciò inospitale, infine di nuovo in Russia; ma già alla frontiera, nell'aprile del 1800, per ...
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Attrice (Krossen sull'Oder 1778 - Weimar 1797), allieva di C. Schröter, interpretò nel teatro di Weimar drammi di Shakespeare, Schiller, ecc. Sposò (1793) l'attore H. Becker. Goethe le affidò la recita [...] dei suoi prologhi e ne compianse la morte nell'elegia Euphrosyne ...
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Regista (n. Monaco di Baviera 1937). Allievo di F. Körtner e seguace delle teorie brechtiane, debuttò nel 1967 mettendo in scena Saved di E. Bond, e si segnalò col Torquato Tasso di Goethe (1969), di cui [...] . È attivo anche nel teatro d'opera. Tra le produzioni più recenti sono da ricordare: il Faust integrale di J. W. Goethe, messo in scena in sette giornate in occasione dell'Expo 2000 di Hannover; Il gabbiano (2003) di A. Čechov; Troilo e Cressida ...
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Scrittore tedesco (Strasburgo 1747 - Francoforte sul Meno 1779). Studiò diritto nella città natale, fu per breve tempo precettore a Saarbrücken, si stabilì quindi a Francoforte per esercitarvi l'avvocatura. [...] Divenuto amico di Goethe, passò dall'iniziale anacreontismo delle Confiskable Erzählungen (1774) alla protesta stürmeriana, testimoniata fra l'altro dal poemetto satirico, avverso ai detrattori del Werther, Prometheus, Deukalion und seine Rezensenten ...
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Attore e regista teatrale tedesco (Salonicco 1889 - Isola di Lützlberg, Attersee, 1958). Dal 1920 primo attore al Burgtheater di Vienna, ne divenne direttore nel 1945. Interprete moderno e sensibile, recitò [...] soprattutto opere di Shakespeare, Goethe, Calderón, Grillparzer, Welfel. ...
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Germanista e scrittore (n. Roma 1920 - m. 2006); prof. universitario dal 1964, insegnò lingua e letteratura tedesca a Roma. Privilegiò nei suoi studî la letteratura del 18º e 19º sec. (Interpretazione [...] e Lichtenberg, 1961; Schiller e il suo tempo, 1963; Due saggi [su Goethe], 1967) e fornì squisite traduzioni di Keller, Hauptmann, Lessing, Lichtenberg, Brecht, Goethe. Autore di testi narrativi a fondo realistico (Maria e i soldati, 1947; Gli ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...