BERNARDINI, Francesco
Maurizio Barletta
Nacque a Lecce il 25 ott. 1857 da Tommaso e da Anna Maria Gorgoni. Cominciati gli studi giuridici a Napoli, non conseguì mai la laurea; si interessò anche di [...] 7 luglio 1898, compagnia F. Andò).
Il B. scrisse anche saggi di argomento teatrale: I Masnadieri di Schiller. Il Faust di Goethe di fronte ai nuovi orizzonti dell'arte (Napoli 1886) e La moralità del teatro (Trani 1903); in entrambe le opere più che ...
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Satana Il demonio, e in particolare il principe dei demoni, Lucifero. Nella Bibbia, S. è generalmente nome comune dell’‘avversario’, l’‘oppositore’; tuttavia in alcuni testi (Zaccaria 3, 1-2; Giobbe 1, [...] (Aroldo, Don Giovanni, Manfred, Caino ecc.). Più sottile e penetrante la leggenda faustiana, che il grande poema di J.W. Goethe rinnova e accresce di simboli e significati. Il satanismo di questo periodo si unisce del resto, a vari livelli, e con una ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] Jon (1803), fu eccellente traduttore (17 drammi di Shakespeare; Spanisches Theater, 1803-09; Blumensträusse italienischer, spanischer und portugiesischer Poesie, 1803). Interessanti i suoi epistolarî col fratello, con Goethe, con Schiller, ecc. ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] a E.A. Poe nel 1933, da J.-P. Sartre a G. Flaubert, Ch. Baudelaire, S. Mallarmé, e da K. Eissler a J.W. Goethe nel 1963.
Sulla scorta della psicanalisi, si cominciò così a riconoscere che la b., più che allo spettro di indagine delle scienze storiche ...
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HACKS, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Breslavia il 23 marzo 1928. Seguace di Brecht e suo collaboratore nell'ultimo periodo berlinese, si è dedicato quasi esclusivamente al teatro, [...] rielaborazioni di testi già consacrati ed elaborazioni di spunti altrui (Aristofane, L.H. Wagner, J. Gay, L. Halévy, Goethe), talora con la ricerca inedita di preziosità stilistiche (il ricorso al verso, per es.) che denunciano un disorientamento non ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] è un caso che tra le sue prime cose pubblicate vi sia una prefazione alla traduzione di A. Maffei del Faust di Goethe e un saggio su Verdi, visti come esempi della cultura romantica italiana, ché sempre il C. si batté per l'indipendenza letteraria ...
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KERBAKER, Michele
Giuliano Boccali
Nacque a Torino il 10 sett. 1835. Con la morte precoce della madre e le seconde nozze del padre il ragazzo fu affidato a uno zio sacerdote; grazie a una borsa di studio [...] del dramma indiano; la celebre Śakuntalā di Kālidāsa (IV-V sec. d.C.), già salutata da J.W. Goethe alle prime traduzioni occidentali come un capolavoro. L'ampio e documentatissimo Discorso esegetico del 1904 offre un'abbondante esemplificazione, ma ...
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BENZA, Giuseppe Elia
Bianca Montale
Nato a Porto Maurizio (Imperia) il 28 ott. 1802 da Giambattista e da Teresa Ricci, dopo aver studiato nel collegio scolopio di Carcare (Savona), ove ebbe a maestro [...] dell'Usiglio. Scrisse poi su altri fogli - tra cui Le Letture di Famiglia del Valerio - e fece traduzioni di Goethe e di Byron per Mazzini, che riprese nel 1839 l'affettuosa corrispondenza con lui, rivelandogli sentimenti e speranze, e dedicandogli ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Canterbury 1564 - Deptford, presso Londra, 1593). Figlio d'un calzolaio, con una borsa di studio frequentò (dal 1581) l'univ. di Cambridge dove si laureò nel 1587, interessandosi [...] dai comici inglesi nei loro giri continentali, rimasero nel teatro tedesco dei secc. 17° e 18°, per giungere infine a Goethe attraverso il teatro delle marionette. Temperamento assai più poetico che drammatico, M. fu, si può dire, il vero creatore ...
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Scrittore greco (Hiràklion 1883 - Friburgo in Brisgovia 1957). Ha affidato la sua fama soprattutto ad Ὀδύσσεια in versi ("Odissea", 1938; 1957), dove Ulisse, rimessosi in viaggio dopo il ritorno ad Itaca, [...] ("I fratricidi", 1963), sulla guerra di resistenza partigiana; gli scritti diaristici (Ταξιδεύοντας "Viaggiando", pubbl. dal 1956); le pregevoli traduzioni (Divina Commedia; poemi omerici, in collab. con il filologo I. Kakridìs; Faust di Goethe). ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...