Filosofo e scrittore tedesco (Brugg 1728 - Hannover 1795); amico di Goethe, Wieland e degli illuministi svizzeri, subì però prevalentemente l'influsso di J.-J. Rousseau e si dichiarò contrario all'illuminismo. [...] Tra le sue opere: Betrachtungen über die Einsamkeit (1756; nuova ediz. in 4 voll., 1784-85); Von dem Nationalstolze (1758) ...
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Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] Lessing) e suscitò un importante dibattito sulla filosofia di B. Spinoza. Critico verso il formalismo della filosofia kantiana, J. rivendicò l'importanza della fede (intesa sia come certezza del mondo ...
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Uomo che eccelle e domina per le sue eccezionali doti di genio e di volontà sugli altri uomini. Adoperato in tal senso da J.G. Herder, J.W. Goethe, J.P.F. Richter, il termine acquista notevole rilievo [...] nel pensiero di F. Nietzsche (➔); nella prima parte del Novecento, G. D’Annunzio e altri lo usarono per esaltare concezioni dell’uomo di tipo vitalistico ed estetizzante ...
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Filosofo olandese (Franeker 1721 - L'Aia 1790), figlio di Tiberius. Visse soprattutto a Monaco di Baviera, nel gruppo che si raccoglieva intorno alla principessa Amalie Gallitzin, e influì, con il suo [...] estetismo fra neoplatonico e shaftesburiano, su Goethe e su Herder. La sua opera principale è la Lettre sur l'homme et ses rapports (1772). ...
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Filosofo e psichiatra (Firenze 1881 - Kiel 1966), prof. a Kiel dal 1934. Tra le opere: Nietzsches Weltkampf mit Sokrates und Platon (1922), Wagner und Nietzsche (1924), Nietzsches Leben und Werk (1926), [...] Gesundheit in Platon. Kampf des Geistes und der Macht (1933; 2a ed. 1958), Goethe. Seine Weltweisheit im Gesamtwerk (1941; 2a ed. 1943), Kant und Leibniz, Kritizismus und Metaphysik (1955), Das Werk Stephan Georges (1960), Ein Weg zur Philosophie ( ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò Shakespeare e il Faust di Goethe (Goethe's Faust. Neue Beiträge zur Kritik des Gedichts, 1875), e compose in uno stile studiatamente barocco il lungo ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] natura come ideale nostalgico di un'unità perduta. Nel 1799 S. si trasferì a Weimar, rinsaldando l'amicizia con Goethe già sancita dalla pubblicazione in comune delle Xenien (1797), serie di epigrammi di aspra censura ai letterati contemporanei, e ...
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Naturalista (Bohlsbach, Baden, 1779 - Zurigo 1851), uno dei principali esponenti della Naturphilosophie. Studiò medicina a Friburgo, interessandosi anche alla filosofia e pubblicando Übersicht [...] delle vertebre dorsali (Über die Bedeutung der Schädelknochen), già sviluppata, senza pubblicarla, da Goethe. L'inevitabile attrito con Goethe fu accresciuto dalla pubblicazione, dal 1817, della rivista Isis. Costretto nel 1819 a dimettersi ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] , per Croce; filosofia del fascismo, del nazismo e del comunismo, per Popper; ricondotto via via a Vico, a Kant e a Goethe, a Hegel e a Marx, lo storicismo contemporaneo impone a chi voglia parlarne il compito di precisarne, oltre ogni ambiguità, le ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...