L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] , anche se, di fronte al rifiuto di ogni tradizione giudaica da parte di etnocristiani di tendenza radicale, marcioniti e gnostici, il rapporto di Cristo con quella Scrittura era stato ribaltato, in quanto egli era stato assunto come colui che ...
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Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] masse contadine. Nasce nel 3° sec. con traduzioni dal greco di testi biblici (Antico e Nuovo Testamento) e gnostici (ermetici, manichei). I primi esempi di letteratura copta originale datano al secolo successivo con Pacomio, fondatore del monachesimo ...
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Daniele Giglioli
Bilancio letterario italiano
Piacerebbe sempre a un cronista, chiamato ad assolvere il compito di dar conto di un’annata letteraria appena trascorsa, poter dire che si è trattato di un [...] e si disseminano tutti i temi e le ossessioni della sua opera di romanziere, dalla sessualità ai vangeli gnostici, dalla società dello spettacolo all’inevitabilità del tradimento. Estreme però, questa volta, tanto in Frasca quanto in Pincio ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] e in numerosi apocrifi. Tra questi va ricordato in particolare quello di Leucio (Carino) negli Atti di Giovanni. Gli gnostici ricorsero largamente alla poesia, e vanno almeno menzionate le Odi di Salomone, insieme con l’i. dei naasseni conservato da ...
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Iside e Osiride
Tommaso Gnoli
Amore e risurrezione nell'antico Egitto
Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione [...] già si andava decisamente diffondendo il cristianesimo, erano credute depositarie del mistero della morte e della risurrezione. Su di esse filosofi neoplatonici e gnostici costruirono sistemi religiosi e filosofici talvolta di grande complessità. ...
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Mauro Novelli
Franzen e i romanzi della natura violata
Sempre più spesso lettori, giornalisti e critici fanno ricorso al termine anglosassone ecofiction, un ombrello sotto il quale trovano riparo opere [...] e si disseminano tutti i temi e le ossessioni della sua opera di romanziere, dalla sessualità ai vangeli gnostici, dalla società dello spettacolo all’inevitabilità del tradimento. Estreme però, questa volta, tanto in Frasca quanto in Pincio ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] recidere la comune ispirazione dell’Antico e del Nuovo Testamento». Forse il vescovo di Cesarea ha in mente anche alcuni gnostici e i manichei – della cui esistenza nell’Impero romano egli è peraltro il primo testimone cristiano40. Nella stessa opera ...
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gnosticismo
s. m. [der. di gnostico]. – Nella storia delle religioni, il complesso di dottrine e di movimenti spirituali sviluppatosi in età ellenistico-romana, coevo al cristianesimo antico e talora in stretto contatto con questo, che considera...
gnostico
gnòstico agg. e s. m. [dal gr. γνωστικός, der. del tema di γιγνώσκω «conoscere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla conoscenza, e più precisamente a quella speciale forma di conoscenza religiosa che è detta gnosi. 2. agg. e s....