Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] storiche e dalle circostanze di fatto. Due tendenze, osservava Croce, che sorgono da due fallaci concezioni metafisiche e gnoseologiche: il materialismo e il misticismo. Ma tutta la dottrina della volontà, come si era ormai dispiegata nella prima ...
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Averroè (Averoìs)
Cesare Vasoli
Nome usato da D. (v. il latino Averrois) e dagli autori occidentali del suo tempo, per indicare Abū l-Walīd Muhammad ibn Abmad ibn Muhammad ibn Rushd, filosofo arabo nato [...] alle idee aristoteliche e che su di esse voglia fondare la sua soluzione dei diversi problemi metafisici, gnoseologici, scientifici ed etici. Naturalmente è questo un atteggiamento non nuovo nella stessa tradizione filosofica araba, sempre dominata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] a uomo e produce l’individualità della conoscenza.
Il modello percettivo aristotelico tra XII e XIII secolo
Se il modello gnoseologico prevalente tra il XII e il XIII secolo è quello di matrice aristotelica, l’influsso della dottrina avicenniana è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla natura dell’anima il pensiero medievale ha sviluppato una complessa articolazione [...] nel programma di studi delle università avviene solo oltre la metà del Duecento, il De Anima e le problematiche gnoseologiche innescate dai diversi aristotelismi diventano fin da subito oggetto di studio dei teologi e dei maestri delle Arti. Alcuni ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] della suprema Intelligenza divina. Occorre ad ogni modo ribadire come questa ipotiposi resti lontana dalle prospettive gnoseologiche dell'allegorismo medievale e dantesco, proprio nel suo convergere verso nuovi valori borghesi, di morale pratica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Niccolò Cusano, esponente di spicco dell’umanesimo europeo, è generalmente noto per la sua [...] e contratto insieme” (De docta ignorantia III, 1), ovvero Cristo quale divinità incarnata. Punto di partenza della riflessione gnoseologica del Cusano sul massimo assoluto è che “ogni ricerca è comparativa, in quanto impiega come mezzo la proporzione ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] teologiche tradizionali. Alla riflessione filosofica era allora assegnato il compito di enunciare i principi generali di ordine gnoseologico che resero possibile il processo di accumulazione delle conoscenze; alla storia della s. quello di illustrare ...
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Vita. - Nacque a Londra il 22 gennaio 1561 (1560 vecchio stile). Suo padre, sir Nicola, era lord guardasigilli; sua madre, Anna Cooke (figlia di Antonio, precettore di Edoardo VI) possedeva una cultura [...] . In particolare poi si avvicina a questi per i seguenti motivi. Se non pone, come il Descartes, la ricerca gnoseologica nel centro della sua filosofia, le accorda assai maggiore importanza dei rappresentanti del Rinascimento, e, al pari del primo ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] su essa una teoria del s. è D. Davidson (1967). Non si tratta, in questo caso, di assunzioni metafisiche o gnoseologiche relative alla natura del rapporto tra linguaggio e realtà, ma del ruolo che il presupposto che le asserzioni di un linguaggio ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] si identificano con le condizioni di giustificazione.
A ogni modo, il riconoscimento dell'importanza della coerenza nelle questioni gnoseologiche, e dunque del suo ruolo come criterio della v., non conduce automaticamente a definire la v. in termini ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...