(o tirossina) Composto chimico, tetraiodo- p-ossifenilderivato della tirosina, di formula C15H11O4NI4; più precisamente è la 3,3,5-tetraiodotironina (simbolo T4). Polvere bianco-giallognola inodore, insapore, [...] urinaria delle scorie azotate, maggiore eliminazione cutanea e polmonare dell’acqua e diminuzione, sino alla scomparsa, del glicogeno epatico. Nei Vertebrati inferiori la t. influenza la differenziazione dei tessuti e la metamorfosi. In terapia si ...
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Resistenza
Wildor Hollmann
Gian Giacomo Rovera
Il termine resistenza indica in senso generico l'azione e il fatto di resistere mediante una qualunque forma di opposizione attiva o passiva. In biologia [...] tra 30 e 60 min, il fattore limitante principale risulta costituito dalla quantità di glicogeno presente nei muscoli. Un aumento del tasso di glicogeno intramuscolare, che è ottenuto attraverso l'allenamento della resistenza, consente quindi di poter ...
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MARGARIA, Rodolfo
Emilio Agostoni
– Nato il 15 nov. 1901 a Châtillon, in Val d’Aosta, da Giovanni e da Carolina Pelissier, dopo aver completato gli studi secondari nel collegio nazionale di Aosta, nel [...] cessare del lavoro, viene in piccola parte ossidato, fornendo così l’energia necessaria per la trasformazione del resto in glicogeno. Essi erano pertanto giunti alla conclusione che nel periodo di ristoro si ha un extra-consumo di ossigeno richiesto ...
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sistema simpatico e parasimpatico
Margherita Fronte
Il sistema nervoso autonomo
Il sistema nervoso autonomo è chiamato così perché regola tutte le attività dei nostri organi che non sono comandate direttamente [...] invece si ferma: non c’è tempo di pensare al cibo nelle situazioni di emergenza! Il fegato però converte il glicogeno di riserva in glucosio per fornire energia. Diminuisce anche la produzione di urina.
Dal punto di vista anatomico, i neuroni ...
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IPOFISI (XIX, p. 485)
Ettore CUBONI
Fisiologia. - Ognuna delle tre parti dell'ipofisi o ghiandola pituitaria (lobo anteriore, intermedio e posteriore) elabora ormoni suoi proprî; dei 28 complessivamente [...] in quantità abnome, è causa delle "iperglicemie preipofisarie", caratterizzate da insulinoresistenza e da livelli relativamente alti del glicogeno nel fegato e nei muscoli.
b) Ormoni del lobo intermedio: 1) Intermedina o melanoforormone, che provoca ...
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somatotropo, ormone
Ormone proteico (detto anche ormone della crescita o somatotropina), spesso contrassegnato con le sigle GH (Growth Hormone) o STH (Somato-Tropic Hormone). È costituito da una singola [...] stimola la sintesi di proteine), lipidico (stimola la β-ossidazione dei grassi) e glicidico (inibisce la degradazione di glicogeno e il consumo di glucosio), condizionando l’accrescimento dell’organismo, anche a causa del suo effetto sulla formazione ...
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citosol
Ester De Stefano
Componente fluida del citoplasma di una cellula eucariotica di consistenza gelatinosa, contenente composti utilizzati dalla cellula per la crescita e la riproduzione. Nel citoplasma [...] da una membrana, detti corpi di inclusione; in particolare, le cellule muscolari e gli epatociti contengono granuli di glicogeno con funzione di deposito di energia e le cellule del tessuto adiposo contengono gocce di trigliceridi.
→ Cellula ...
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Sostanze chimiche, correlate tra loro, che si accumulano nei tessuti animali in condizioni patologiche, ma riscontrabili in dosi minime anche in condizioni normali. Costituiti da acetone, acido acetacetico, [...] anni, a causa dell’attivissima utilizzazione di glucosio, non controbilanciata da una corrispondente riserva di glicogeno), ad aumentato fabbisogno glicidico nel corso di malattie infettive, a cattiva utilizzazione del glucosio (diabete), condizioni ...
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ORGANIZZATORE
Pasquale Pasquini
. Biologia. - Nello studio dei fenomeni di determinazione e di differenziamento che si verificano durante lo svilupparsi dell'uovo (v. embriologia, XIII, p. 868), così [...] attività glicolitica caratterizza i fenomeni di induzione, e su questa base, avanzata l'ipotesi che il glicogeno non dovesse ritenersi estraneo al funzionamento degli organizzatori. Esperienze successive appurarono che le induzioni ottenute col ...
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Ormone ipoglicemizzante secreto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas, isolato da F.G. Banting e C.H. Best nel 1921. Nel 1954 F. Sanger definì la struttura molecolare dell’i. di bue. L’i. [...] : la sua introduzione per via parenterale determina diminuzione della glicemia e scomparsa della glicosuria, favorisce l’accumulo del glicogeno nel fegato e completa la combustione dei grassi, eliminando lo stato di acidosi e la chetonuria. Un’azione ...
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glicogeno
ġlicògeno s. m. [comp. di glico- e -geno]. – In chimica organica, polisaccaride di riserva degli organismi animali (ma presente anche in batterî, alghe, funghi), detto anche amido animale per il comportamento chimico simile a quello...
glicogenosi
ġlicogenòṡi s. f. [der. di glicogeno, col suff. -osi]. – In medicina, nome generico di un gruppo di malattie ereditarie del metabolismo caratterizzate da accumulo di glicogeno in varî organi; si distinguono almeno otto diversi...