Pittore e scrittore d'arte francese (Parigi 1881- Avignone 1953). Cominciò a dipingere nel 1901, seguendo la tradizione dell'impressionismo. Aderì al movimento cubista e ne divenne il teorico. Nel 1912, con J. Metzinger, pubblicò Du cubisme. Nel 1915, esonerato dagli impegni militari, compì un lungo viaggio negli Stati Uniti, nel Canada, alle Bermude, a Cuba, da cui ritornò nel 1919. Si riavvicinò ...
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Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] parigina di Kahnweiler, al Salon des Indépendants (dal 1910) e al Salon d’Automne (dal 1911).
Negli scritti di Gleizes e Metzinger (Du cubisme, 1912), centrale, ma non esclusivo, è il problema dello spazio e, ricusato l’illusionismo prospettico ...
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Section d’or Esposizione tenuta a Parigi nell’ottobre 1912 presso la galleria La Boétie per iniziativa di J. Villon e del gruppo di artisti che erano soliti riunirsi nel suo atelier a Puteaux (A. Gleizes, [...] J. Metzinger, F. Léger, J. Gris, A. Archipenko, M. Duchamp, R. Duchamp-Villon). Vi parteciparono artisti che, ponendosi in maniera critica nei confronti del primo cubismo, indicavano nuove linee di ricerca. ...
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Pittore francese (Nantes 1883 - Parigi 1956). Dopo un periodo neo-impressionista e fauve, si avvicinò al cubismo (1908) partecipando alle esposizioni di tale tendenza al Salon des indépendants e poi alle [...] riunioni della Section d'or. La sua pittura si è andata trasformando in modo di semplificazione delle forme, scorse da sottili effetti luministici. Con A. Gleizes, pubblicò il volume Du cubisme (1912). ...
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. Si è dato il nome di gruppo dell'Abbaye ad una piccola comitiva di letterati francesi, che sulla fine del 1906 fondarono una specie di libera comunità nelle mura dirute d'un'abbazia decrepita e abbandonata, [...] sulle rive della Marna a Créteil. I primi cinque furono: René Arcos, Georges Duhamel, Albert Gleizes, Henri Martin e Charles Vildrac con sua moglie; a questi si aggiunsero poi Alexandre Mercereau con sua moglie, Berthold Mahn, Albert Doyen e sua ...
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VILLON, Jacques
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pseudonimo del pittore francese Gaston Duchamp, nato a Damvillel (Eure) il 31 luglio 1875, fratello dei pittori Marcel e Suzanne Duchamp e dello scultore Raymond [...] accostò prima ai fauves, poi al cubismo; intorno a lui, nel suo atelier di Puteaux, si formò un gruppo di artisti (Gleizes, Picabia, R. de La Fresnaye, Metzinger, ecc.) accomunati da un desiderio di rigore costruttivo; gruppo che si chiamò "Section d ...
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Pittore (Mosca 1879 - Parigi 1968). Dopo una prima formazione musicale, frequentò a Mosca l'Accademia di belle arti. Fortemente impressionato dai dipinti di H. Matisse della collezione Ščukin, nel 1908 [...] l'intento di produrre un film astratto, in cui forme e colori concorrono all'accentuazione del dinamismo. Nel 1919, con A. Gleizes e Archipenko, riorganizzò la Section d'or. Autore dei costumi e delle scenografie per Mavra di S. P. Djagilev, dopo il ...
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Pittore francese (Argentan, Normandia, 1881 - Gif, Seine-et-Oise, 1955). Influenzato dalla poetica cubista e dagli sviluppi della civiltà industriale, si esercitò in scomposizioni e contrasti di forme [...] decoratifs e l'Académie Julian, entrando rapidamente in contatto con le avanguardie francesi, in particolare con R. Delaunay, A. Gleizes e gli artisti aderenti al gruppo La Section d'Or. Allo scoppio della Prima guerra mondiale fu richiamato alle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo grande scultore moderno, Constantin Brancusi introduce nuove prospettive di [...] “Verse et Prose” di Paul Fort, espone con il gruppo Abbaye de Créteil, frequentato anche dal pittore Albert Gleizes, che poi frequenterà circoli cubisti. Il gruppo è intriso di gusto post simbolista e vicino alla sensibilità antipositivista di ...
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MORLOTTI, Ennio
Mattia Patti
– Nacque a Lecco il 21 settembre 1910, figlio di Giovanni e di Giulia Sibella.
Dopo aver iniziato giovanissimo a lavorare come operaio e contabile, nel 1936, ormai ventiseienne, [...] una specie di ciucca, di notte stavo sveglio, andavo al cinema, leggevo Lotte [Lohte], leggevo Le Corbusier, Metzinger e Gleizes e Ozenfant, leggevo i libri loro sull’arte contemporanea. [...] Tutto il museo mi interessava, al Louvre andavo spesso ...
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