Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] si trova nel Codice Bartoli, attribuita a Giusto de' Menabuoi che fu attivo nella vicina Padova. Inoltre 1970, pp. 20 ss., 41 ss. (pp. 7-169); Massimo Quaini, L'Italia dei cartografi, in Storia d'Italia, VI, Atlante, a cura di Lucio Gambi - Giulio ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] , Bibl. Naz. Marciana, lat. X, 381), che risente anche dell'influsso di Giusto de' Menabuoi.A Venezia, uno degli episodi più raffinati è rappresentato dall'insieme dei codici del patrizio Giacomo Gradenigo, che probabilmente li miniò con arte molto ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] con eccezioni: si pensi per es. al canone 77 del concilio di Elvira, dei primi anni del sec. 4°, dove già si parla di diaconi regentes plebem dominata interamente dal ciclo di pitture di Giusto de' Menabuoi (1375-1378): dall'alto, nella cupola ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] Luzern-Stuttgart 1989; G. Lorenzoni, L'architettura, in Giusto de' Menabuoi nel Battistero di Padova, a cura di A.M tra il 1254 e il 1308, in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] alcuni anni più tardi, sempre a Padova, da Giusto de' Menabuoi (v.), che verso il 1376 portò a termine 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, Torino 1991; ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] a Verona, le chiese, le cappelle gentilizie e le sale capitolari dei conventi, i palazzi del potere civile, le case nobiliari. La dimensione tra Verona e Padova, insieme al fiorentino Giusto de’ Menabuoi, offrono le interpretazioni più alte di un ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] evangelica e lo stesso accade negli affreschi di Giusto de' Menabuoi nella cupola del battistero di Padova (ca. La storia, che in tutti questi casi s'interrompe con il lavoro dei progenitori, si conclude nel testo biblico con la morte di Adamo e può ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] pittura antica: dagli affreschi giotteschi di Giusto de' Menabuoi e di Altichiero, fino alle copie 1982, pp. 599-616; R. Maschio, Immagini, ricordi, rovine. Iconografia dei protagonisti, in Il caffè Pedrocchi in Padova. Un luogo per la società civile ...
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TIROLO
P. Bassetti
(ted. Tirol)
Regione storica i cui confini sono più volte mutati e che attualmente comprende il T. settentrionale (capoluogo Innsbruck) e il T. orientale (capoluogo Lienz), in Austria, [...] (valle del Sill e parte superiore della val d'Isarco). Fece parte dei regni italici di Odoacre e Teodorico (secc. 5°-6°) e per un si rifà stilisticamente a modelli italiani, in particolare a Giusto de' Menabuoi (Rasmo, 1965; Ammann, in Il sogno di un ...
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AVANZI, Jacopo
F. Flores d'Arcais
Pittore bolognese del sec. 14° il cui nome e la cui origine sono noti dalla Crocifissione, firmata "Jacobus de Avanciis de Bononia", conservata presso la Gall. Colonna [...] ., Padova 1852-1853; P. Selvatico, Guida di Padova e dei principali suoi contorni, Padova 1869; G.B. Cavalcaselle, J. pittura bolognese, ivi, 6, pp. 3-17; S. Bettini, Giusto de' Menabuoi e l'arte del Trecento, Padova 1944; L. Coletti, I Primitivi ...
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