Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] Eppure quelle riprese saranno - quasi polemicamente - possibili giusto in ragione di un mutamento totale degli orizzonti retorici certamente senza tener conto dei rapporti abbastanza stretti che all'epoca della stesura del De vulgari I'Alighieri ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] con delle Adnotationes di poco conto: "campo larghissimo, pieno C., a veder del quale è giusto "citare Hippocrate per testimonio di quello dalla Francia e cenni su di lui in Négociations diplom. de la France avec la Toscane, a cura di G. Canestrini ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] per la lettera II, ai conti di Romena, in Dante e i conti Guidi, nel volume Italia medievale, Filelfo credette di offrire per il De vulgari eloquentia e il Monarchia. forma dell'epistola, in riscontro ad un giusto concetto dell'ingegno, dell'animo e ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] d'Angiò andata sposa nella casa dei conti d'Aquino. A guardar bene, tuttavia lettori di testi poetici, il De genologia deorum e il De montibus, nel Commento al poema si rivela ben presto inadeguata. Sarà giusto piuttosto dire che la materia vastissima ...
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BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] fratelli e lo zio Lorenzo conti palatini. Nel 1492 il sepolto nella chiesa triestina di San Giusto.
Fonti e Bibl.: Selbst-Biographie Siegmunds di Castello 1911, p. 169; Documents relatifs au règne de Louis XII et à sa politique en Italie, a cura di ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] i conti Ludovico di Sambonifacio, Ercole Rangone e il Conte dei del secondo Cinquecento, specie di Giusto Lipsio, hanno fatto impallidire la lei col poeta, col Sadoleto e persino col card. Giulio de' Medici, e il c. 42 degli Epigrammata in cui ai ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] camaldolese dei SS. Giusto e Clemente di Volterra, assegnata nel 1485 a Carlo de' Medici perché la 302), e il 5 maggio 1490, quando Innocenzo VIII concesse a Gianfranco Conti l'ufficio di sollecitatore delle lettere apostoliche, già del C. (Arch. ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] come Palmieri racconta nei Ricordi fiscali (a cura di E. Conti, Roma 1983, pp. 212 s.).
Sebbene coinvolto molto presto si rifà al De officiis di Cicerone, insiste sull’importanza del ricordo per dare nella storiografia il giusto valore alle vicende ...
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GIOVIO, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Como il 10 dic. 1748 dal conte Francesco e da Felicia Graziadio Della Torre di Rezzonico.
La famiglia vantava illustri tradizioni [...] sposò il generale francese V. de Vautré).
Già durante l'adolescenza del G. il conte C.G. di Firmian, Frati, II, Firenze 1959, p. 130; E. Riva, G.B. G., l'uomo giusto, ingenuo e semplice, cattolico e illuminista, in app. a G.B. Giovio, Como e il ...
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PITTI, Buonaccorso di Neri
Lorenz Böninger
PITTI, Buonaccorso (Bonaccorso) di Neri. – Nacque a Firenze nel quartiere di Santo Spirito (gonfalone del Nicchio), il 25 aprile 1354; fu uno degli otto figli [...] ad Avignone presso Benedetto XIII. Per conto di Isabella di Baviera regina di l’anno successivo tornò a Firenze giusto in tempo per assumere l’ufficio 72 s.); E. Rodocanachi, Un aventurier florentin, B. de’ P., in Bulletin italien, II (1902), pp. 257 ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...