SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] circa 7.400.000 persone. Se poi si tien conto, almeno in parte, dei nati all'estero da emigrati (sing. gen. com.), det (sing. neutro), de (plur.), e nello stesso tempo, a differenza di matrimoniale arbitrariamente e senza giusto motivo, per la ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] - Giova altresì per rendersi ben conto di tanto miracolo di fantasia e civiltà, e si considera con giusto orgoglio come il vero poeta nazionale A. Schiaffini, in Studi danteschi, XIII e XV: C. De Lollis, in Nuova Antologia, 1° Agosto 1921.
La fama ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] quelli dei suoi allievi (Carlo Conti Rossini, Francesco Gallina, Francesco Beguinot, Ludovico De Vito) è riuscito ad il trono e la "vittoria sui nemici"; e promette di essere giusto verso i sudditi; anche sue monete con simboli pagani, della ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] a sua volta a tre partizioni: le entrate, le spese e i conti annessi. Le entrate sono suddivise in varie sezioni secondo le fonti da cui e la comunicazione di U. Giusti, Une nouvelle série de monographies de famille agricoles en Italie, presentata ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] assicurandosi prima di tutto che la pressione sia giusta, e osservando poi se la forma ha , l'arte nuova, così che si possono contare dal 1469 al 1500 non meno di 151 aziende 1557 per la stampa del Dialogue de la vie et de la mtort e nel 1560 da ...
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. Diritto. - Si qualifica come atto giuridico ogni manifestazione, sia dello stato o di altro ente pubblico, sia di privati, diretta ad un determinato fine preso in considerazione dal diritto. L'atto così [...] controllo di parte non agiscano a dovere, è giusto che il rischio sia sopportato dalla parte, la di provvedere sulla domanda o di tener conto dell'affermazione o della produzione nel senso con presunzione assoluta: iuris et de iure.
L'art. 3 del ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] linee e delle parole in giusto rapporto con i caratteri e Haebler, Handb. d. Inkunabelkunde, Lipsia 1925; [S. De Ricci], Catalogue de l'expos. du livre italien, ecc., Parigi 1926, in il libro-mastro, dove è aperto il conto di dare e avere al nome dei ...
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PAVIA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Renato SORIGA
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Pietro VACCARI
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Giusto ZAMPIERI
Una delle più antiche e celebri città d'Italia e capoluogo della provincia [...] dirigendosi verso il lato occidentale in giusto raccordo con la linea ferroviaria che capo di essi e della corte, il conte palatino che rappresentava il re e ne al furore e al numero degli uomini del de Leyva. Francesco I cercò di mettersi in salvo ...
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. Cultori, scrittori e maestri di diritto canonico. Il diritto della Chiesa cominciava a distinguersi dalle altre parti della dottrina religiosa quando la cultura giuridica del mondo antico aveva ormai [...] davanti alla Francia (che pure conta un Guglielmo Durante, un De Mandagoto, un De-Montelauduno), all'Inghilterra, alla Thomasius, rappresentante del sistema territoriale, S. Pufendorfi Giusto Henning Bohmer, che ricostruì la storia del diritto dei ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] da quella odierna. Essere giusto equivaleva a dare a ciascuno una svolta inattesa e, in fin dei conti, abbastanza bizzarra. Come oggi si vedono, variable ou libre. L'aménagement des temps de travail au niveau de la journée. Rapport du groupe d'études ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...