Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] che giusto un anno dopo si rivolse addirittura ad un «Principe externo», l’arciduca Ferdinando Carlo conte del fondamentali David Jacoby La féodalité en Grèce médiévale. Les Assises de Romanie: sources, applications et diffusions, Paris-Le Haye 1971 ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] feste mobili avrebbe potuto rendersi conto delle imprecisioni delle cognizioni astronomiche nel modo e nelle occasioni giuste; si noterà così che in Aristotele ai principî (come, per es., nel De caelo). Nel caso della nozione di legge, tuttavia ...
Leggi Tutto
La milizia
Piero Del Negro
Il «secolo di ferro». Il partito della guerra contro il Turco
«Le guerre coi Turchi la tennero in moto », scriveva intorno alla metà del Settecento il patrizio veneziano Giacomo [...] i Francesi lo tolsero, e questa si può contare l’ultima gran perdita de’ Veneziani perché perderono le proprie ricchezze e quel militari affinché fossero «con giusto methodo universale pratticate l’incombenze de gl’Uffitiali nelle guarniggioni» ...
Leggi Tutto
GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] , C. Taglini, W. Sherard), filosofi e poligrafi (G.G. De Soria, A. Conti, I. Facciolati, P. Giannetti), eruditi e storici (Magliabechi, A. Fontanini, Lettere scritte a Roma al signor abate Giusto Fontanini dappoi vescovo di Ancira, Venezia 1762, ...
Leggi Tutto
L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] Trecento è quella del non ritenere giusto che fossero impegnati denari pubblici per un modo o nell'altro dovettero fare i conti. Si badi, peraltro, che il caso del ricollocata nel fondo Procuratori di San Marco, de ultra, b. 311); per quanto se ...
Leggi Tutto
LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] e protettore del L. a Napoli fu Manuel de Zúñiga y Fonseca conte di Monterrey, viceré dal 1631 al 1637 (e (1999), 13, pp. 28-35 (attribuzione non convincente); M. Giusto, in L. Fornari Schianchi, Le trame della storia fra ricerca e restauro ...
Leggi Tutto
La quarta Crociata
Donald M. Nicol
Le crociate, guerre cristiane contro gli infedeli per la riconquista di Gerusalemme e dei luoghi santi della Cristianità, sono per definizione imprese ispirate [...] più modesti obiettivi di una resa dei conti con i Greci, e della tutela sacco la città: era il giusto premio per i vincitori, ed 116-118, 121.
13. Martin da Canal, Les estoires de Venise. Cronaca veneziana in lingua francese dalle origini al 1275, ...
Leggi Tutto
Lo sport al femminile nella società moderna
Roberta Sassatelli
Sport e genere
Lo sport ‒ sia esso professionale o amatoriale ‒ è un fenomeno che coinvolge, per lo meno in tutto il mondo occidentale, [...] e quindi intaccare il giusto rapporto fra i sessi ben poca attività fisica: né la riforma De Sanctis del 1878, che rende obbligatoria l maschile, Milano, Feltrinelli, 1998.
J. Butler, Corpi che contano, Milano, Feltrinelli, 1997.
S.K. Cahn, Coming on ...
Leggi Tutto
Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] ", si farà poi esaltare non solo " come buono e giusto e utile cittadino, ma come insigne per nobiltà... e privilegiato... ss. (Ora cen porta l'un de' duri margini), dove la ripresa, in fin dei conti, vuole proprio annunciare il prossimo incontro con ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] . Fatta eccezione per il libro di conti, la forma-codice è estranea al ' sia un etnico o valga come 'usuraio'). Peire de la Caravana (ibid., 334,1), forse veronese, nel nell'amore che mi abbraccia, è giusto che io faccia un serventese lombardo, ché ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...