Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] pieno e del tardo Rinascimento): pur tenendo conto del famoso capitolo della Storia del De Sanctis e delle note sull'arte dell , cioè della maggiore sua opera, che fu collocata per giusto giudizio comune tra i libri osceni, perché sebbene non si ...
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Le lettere
Giorgio Pullini
Tra giornalismo di viaggio e impressionismo poetico sulla realtà di Venezia nel Novecento
Prima di entrare nell’ambito vasto della produzione narrativa e poetica vera e propria, [...] pietra e aria: «Ma da qui è giusto prospettarsi ogni incontro, si può sempre toccare, per la genialità del maestro. Ma quello che conta, ai nostri fini, è l’accenno a , dunque, rispetto a quello del Berto de La cosa buffa (lì la città pettegola ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] come è stato osservato, sembrerebbe che l’essenza italiana risieda come giusto mezzo, appunto europeo, tra le influenze tedesca e francese, e che va tenuta in conto (De Rosa 2000 e 2001). Alla fine della guerra fredda, Gabriele De Rosa (1992) commenta ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] quattro porporati avrebbero dovuto tener conto. Nel dicembre 1877, per esempio, al senatore De Riso era stato concesso di degli associati, non gli rimaneva altro che ritirarsi non essendo giusto di averne oltre le beffe anche il danno»60.
Tortone ...
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I fasti della ‘tradizione’: le cerimonie della nuova venezianità
Marco Fincardi
Il luogo delle feste
Il ritratto luminoso di Venezia presentato nel 1937 dall’Enciclopedia Italiana(1) è l’immagine ufficiale [...] e di magnati americani, senza contare l’essere — per tutti questi circolari sul carnevale, appena giusto per ricordare ai soci «disposizioni p. 230.
44. Ibid., p. 281.
45. Victoria de Grazia, Consenso e cultura di massa nell’Italia fascista, Roma ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] gli Evangelii volgari, non senza giuste ragioni, si deve andar incontro visita ad limina Beati Petri per rendere conto di come custodiva il gregge suo. riproduzione.
8 Fu il caso di Onofrio Bartolini de’Medici che si impegnò in una visita pastorale a ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] e persino che «il vero criticismo è cristiano, perché i giusti limiti della ragione, contro l’autarchia del mondo classico, de théologie. Le Saulchoir (Etiolles 1937), del confratello Dominique Chenu, a coronamento di un ampio regolamento di conti ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] 166-197.
Gaudemet, J., Le peuple et le gouvernement de la République romaine, in "Labeo", 1965, XI, che non val la pena di tenerne conto". Il rapporto tra governanti e governati la legislazione vada nella direzione giusta. Ciò peraltro non autorizza ...
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Ca’ Foscari
Giannantonio Paladini
Ritorno a Venezia
Nel dichiarare aperto, in nome del re Vittorio Emanuele III, l’anno accademico 1918-1919 del Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali di Venezia, [...] come Nous deux à Venise e L’âme de Venise. Gambier insegnò, del resto, anche all , esso avrebbe dovuto a lungo fare i conti non tanto con la realtà del passato, quando idea di chiedere alle superiori autorità il giusto titolo»(72). E fu in effetti, ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] nutriva verso di lui in quanto giusto e padre una devozione filiale e più di tanto: in fin dei conti anche in Venezia il potere assoluto papa che difendeva il patriarca Pietro e il duca Orso in trad. De Biasi, II, pp. 48-51.
48. Documenti, II, nr ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...