INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] Althan. Nel contempo, già il 1░ aprile, due voti vanno al Conti. E nelle votazioni successive il suo nome compare, sparisce, poi ricompare monsignor Giusto Fontanini, arcivescovo di Ancira, Venezia 1755, pp. 35, 64, 70; E. Michaud, La fin de Clément ...
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PIO IV, papa
Flavio Rurale
PIO IV, papa. – Giovan Angelo Medici nacque a Milano il 31 marzo 1499, da Bernardino, notaio, e da Cecilia Serbelloni. Seguì gli studi giuridici prima a Pavia poi a Bologna, [...] morte del cardinale Carlo e del fratello Giovanni, conte di Montorio (Pattenden, 2013). La scelta di tra i sostenitori dell’obbligo de iure divino e i curialisti suscitò culturale e artistico è stata giustamente giudicata degna di un pontefice del ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] come Palmieri racconta nei Ricordi fiscali (a cura di E. Conti, Roma 1983, pp. 212 s.).
Sebbene coinvolto molto presto si rifà al De officiis di Cicerone, insiste sull’importanza del ricordo per dare nella storiografia il giusto valore alle vicende ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] e cangiare le carnagioni et accompagnare nella varietà de' colori e ne' panni con grazia e con l'affresco di Santo Spirito. Conti (I dintorni di Firenze, 1983) , pp. 192-202; R. Longhi, Frammenti di Giusto da Padova, Pinacoteca 3, 1920, pp. 137-152 ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] Sono le prime prove dell'abilità di Jenson nel procurarsi le giuste entrature, i legami opportuni; una dote che, unita a a tutte le classi sociali. L'analisi del libro di conti del de Madiis dimostra che i libri venivano comperati da nobili, preti ...
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CALCIO - LA STORIA DEL CALCIO
Adalberto Bortolotti
Gianni Leali
Mario Valitutti
Angelo Pesciaroli
Fino Fini
Marco Brunelli
Salvatore Lo Presti
Leonardo Vecchiet
Luca Gatteschi
Maria Grazia Rubenni
Franco [...] connotati tattici. Come abbiamo visto, in Sud America, giusto alla fine del 19° secolo, Uruguay e Argentina avevano lo scudetto, De Vecchi incassò una promozione a fattorino di direzione dal suo datore di lavoro e, quel che più conta, un premio ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] terreno, in questo caso con abbaino di datazione incerta, giusto di fronte a una seconda casetta a un solo piano de Scutari la terra de Gradisca in Friul sul Lisonzo" e di dividere il territorio arativo in 150 parti fra loro (222).
Tenuto conto ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] se si tien conto della provenienza e questa stessa sede, ove l'Autore giustamente puntualizza come lo scalo portuale di piano rispetto a quella di Romolo). Su Romolo "assassino" cf. pure Augustinus, De civitate dei, 2, 14; 3, 6 e 12 e 14, in C.C ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] titolo di passione a questo desiderio del giusto. [...]. Se uno de' nostri senatori farà una giustizia esemplare Spinalonga. Erano bastati poco più di cento giorni per chiudere i conti con la Morea veneta (220).
Timori in Europa per il ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] di serietà critica. Che è ciò che per l'autore fondamentalmente conta; il suo impegno è in quest'ordine e in quest'ordine la forza e validità della scomunica giusta et ingiusta e sopra li remedii "de iure" e "de facto" da usare contro le censure ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...