. Misure cautelative verso la Chiesa adottate spesso dagli stati dal basso Medioevo in poi, per sottoporre al controllo statale atti pontifici, specie conferimenti di benefici e scomuniche.
Misure siffatte [...] concernenti altri benefici e a regio assenso quelli concernenti destinazione di beni ecclesiastici); l'exequatur era concesso con r. decr. su proposta del ministro di Giustizia, sentito il Consiglio di stato in adunanza generale e il Consiglio dei ...
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SAN SALVADOR (A. T., 153-154)
Riccardo RICCARDI
José A. DE LUCA
Città dell'America Centrale, capitale della repubblica del Salvador (v.) e capoluogo del dipartimento omonimo, situata a 12 km. a O. [...] e Sonsonate va ad Acajutla (105 km.).
Quanto all'amministrazione ecclesiastica, la diocesi di San Salvador fu eretta nel 1842, ed però l'ufficio di capo del tribunale supremo di giustizia e di luogotenente del capitano generale.
Nel periodo dell ...
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LORD
Titolo nobiliare dato in Inghilterra agli appartenenti alla Camera dei pari per nascita o per creazione. Il suo significato è quello di "signore" e deriva dall'anglosassone hláford "signore del [...] (lord spirituali) premettono il titolo all'indicazione della dignità ecclesiastica. In Scozia e in Inghilterra il titolo di lord , capo della King's bench division dell'Alta Corte di giustizia in Inghilterra, cui spetta di presiedere l'Alta Corte in ...
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Ecclesiastico salvadoregno, nato a Ciudad Barrios (San Miguel) il 15 agosto 1917, morto assassinato a San Salvador il 24 marzo 1980. Nato da un matrimonio misto, dopo aver iniziato all'età di dodici anni [...] Tornato in patria, intraprese una brillante carriera ecclesiastica: fu dapprima rettore del seminario interdiocesano di di offrire il nostro corpo e il nostro sangue, per la giustizia, la pace del nostro popolo". È considerato un martire dell'America ...
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Si chiamava così dapprima colui che faceva da intermediario tra due persone le quali, stando lontane, dovevano trattar di affari (ἀπόκρισις nel senso di "affare, incombenza" è frequente nella bassa grecità); [...] , per conto dei due magistri militum, la giustizia militare amministrata dai varî duces. Giustiniano aumentò il ambasciatori avevano talora altri incarichi, come di giudicare cause ecclesiastiche, presiedere ai concilî in nome del papa (in base ...
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SALISBURY, Robert Cecil, conte di
Florence M. G. Higham
Statista inglese, nato il 1° giugno 1563, morto nel maggio 1612, secondogenito di William Cecil, lord Burghley (v. burghley). Entrato al St John's [...] Cecil, come sempre, lasciò che la giustizia seguisse il suo corso e non fece alcuno sforzo per salvare il suo amico di un tempo. E neppure egli ebbe alcuna parte preminente nella politica ecclesiastica di Giacomo, limitandosi ai doveri amministrativi ...
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Cardinale, gran cancelliere di Francia, nacque a Milano il 2 febbraio 1507 (secondo altri nel 1506 o 1509), da nobile famiglia. Il padre Galeazzo era ambasciatore del duca di Milano alla corte imperiale; [...] parlamento di Parigi; Enrico II lo nominò soprintendente della giustizia, presidente del senato di Torino e poi luogotenente generale regina madre Caterina. Rimasto vedovo, entrò nella carriera ecclesiastica; e nel 1578, col favore del re Enrico III ...
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Politico e storico francese, figlio del duca Victor (v.), nato a Parigi il 13 giugno 1821, morto ivi il 9 gennaio 1901. Educato nell'alta società liberale della Restaurazione e della monarchia di luglio, [...] un'attiva campagna contro la politica estera ed ecclesiastica di Napoleone. Avversario dichiarato del secondo impero, maggio 1877 la presidenza del consiglio ed il ministero della Giustizia, quando il Mac-Mahon tentò invano di frenare l'avanzarsi ...
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Arcivescovo di Canterbury, fu il terzo figlio di Riccardo Fitzalan conte di Arundel, e di Eleonora figlia di Enrico Plantageneto, che sposò Riccardo Fitzalan già vedovo. Nato nel 1353, divenne arcivescovo [...] che lo riconfermò cancelliere. Il trasporto della corte di giustizia da Londra a York fu attribuito al desiderio di , e la carica di cancelliere. Si oppose alla politica ecclesiastica del re, e fu acerrimo persecutore dei lollardi Wicliffiti: egli ...
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Uomo politico, nato a Villafranca (Nizza Marittima) nel 1799, morto a Bologna il 14 febbraio 1872. Sino a cinquant'anni esercitò in patria l'avvocatura con fama di sapientissimo giureconsulto. Eletto poi [...] del primo collegio di Nizza, tenne il portafoglio di Grazia e giustizia nei ministeri d'Azeglio e Cavour, dal 7 luglio 1851 al sardo e legò il suo nome soprattutto alla politica ecclesiastica del Cavour. Nominato senatore nel 1855, ebbe poi ...
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interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante),...
tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...