ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] - contraddittoriamente - l'antica rivendicazione della giustiziae della eguaglianza, cioè la teoria dei diritti ital., XXXIX(1960), pp.2-22; Chiose all'estetica, Roma 1960; Per la libertà della cultura, Roma 1960.
L'A. morì a Roma il 3 agosto 1959.
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] romano, dove l’etica da essa elaborata, esaltando la libertàe la dignità dell’individuo, portò alla creazione di un tipo stessa città: questa è la radice del cosmopolitismo e del giusnaturalismo stoici per i quali appunto giustiziae diritto non sono ...
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Studioso di filosofia (Torino 1907 - Milano 1992); prof. universitario dal 1939, ha insegnato filosofia del diritto nell'univ. di Milano. È stato uno dei maggiori promotori degli studî di sociologia giuridica [...] la filosofia dell'immanenza di G. Schuppe (1938); Diritto e cultura (1947); Libertà politica e verità. Saggi vari (1962); Giustiziae giudici nella società italiana (1973); Diritto e cultura (1989); Sociologia e socialismo. Ricordi e incontri (1990). ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] straniere, istituire una rigorosa amministrazione della giustizia, provvedere alle opere pubbliche. Qualunque della libertà del commercio internazionale. Sia che si guardi a S. come precursore delle teorie "classiche" del valore-lavoro e antecedente ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] ideali filosofici ed etico-politici. La libertà delle sue critiche e delle sue esortazioni morali non incontrò tuttavia (bene, giustizia, virtù, coraggio, ecc.), non possono pretendere di avere quella stabilità e universalità che è loro richiesta ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] libertà. Infatti, culmine dell'educazione è la e delle leggi: senza questa fede non è possibile per R. essere buoni cittadini; chi rifiutasse quei dogmi, dovrà essere cacciato dal corpo sociale come un uomo "incapace di amare le leggi, la giustizia ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] sull'opportunità di un'applicazione radicale dei principî della libertà (Essay on liberty, 1859), su di un'organizzazione conciliasse il principio della proprietà e della libera produzione con una certa giustizia distributiva, concependo come fenomeni ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] della stessa cosa" (p. 311). Poiché giustiziae s. sono strettamente interdipendenti, le norme morali hanno la funzione di tutelare sia "gli eguali diritti elibertà dell'individuo" sia "il bene del prossimo e della comunità cui esso appartiene". La ...
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Uguaglianza
Paolo Comanducci
(XXXIV, p. 621)
L'idea di uguaglianza, antichissima, multiforme e spesso sfuggente, presenta significati diversi a seconda dei contesti discorsivi in cui ricorre. Si possono [...] spesso vaghi. Quando si pongono problemi di giustizia distributiva, e si risolvono con l'individuazione di qualche criterio Bologna 1994).
N. Bobbio, Eguaglianza elibertà, Torino 1995.
L. Gianformaggio, Filosofia e critica del diritto, Torino 1995.
D ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] condizionata degli interessi umani. La condivisione di r. di persone libere e razionali rinvia alla libertà di scelta rispetto all'ideale di giustiziae alla realizzazione di una società a essa improntata. La valenza pratica della razionalità impegna ...
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campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....