Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] dodici paragrafi dei Delitti, sono tre: l’idea di utilità, che è la «base della giustizia»; l’istanza di libertà, «dogma politico» e «assioma» delle società legittime; e, infine, il «principio infallibile» dei «minori mali possibili».
L’idea di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] e desideroso di saggezza? Non vi èlibertà maggiore che quella di servire un ottimo principe, quando questi ordini cose giuste. Perché, se nulla vi è di più santo e loda l’istituzione degli Ordinamenti di giustiziae il suo promotore, Giano della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] , celebrante il primato della vita attiva e del lavoro sull’ozio, la coincidenza – nel dovere – di libertàe necessità, di utilità egiustizia, di sensibilità e ragione, presupposti dell’ethos morale e giuridico compiutosi nella Riforma protestante ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] ., 2001 [d’ora in avanti Lettere], f. 298v).
Alla libertà, che per il filosofo è «più cara d’ogni tesoro» si sostituisce così una «misera può in alcun modo accogliere un principio di giustizia. E questo perché il gioco dei contrari, rifrangendosi nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] dopo, volti a definire i concetti di eguaglianza elibertà declinati in senso antigiacobino, sono testimonianza di un il codice penale del Regno e subito dopo fu chiamato a Milano dal ministro della Giustizia come consulente scientifico. Nel 1807 ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] Engels. Onde il contrasto fra queste due diverse istanze di libertàè in termini politici quello "fra liberalismo o libertà senza giustiziae socialismo olibertà con giustizia (la libertà egualitaria nel suo sviluppo)" (ibid., p. 488). Come dare nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Gian Carlo Garfagnini
Ministro generale dell’ordine dei frati minori, Bonaventura è noto, oltre che per la sua statura intellettuale di teologo e mistico, anche come una sorta [...] della libertàe di imposizione della servitù], esso appartiene soltanto allo stato della vita terrena, è conseguenza della colpa del peccato e eterna e legge naturale, la giustiziae la pena di morte o il problema della formazione del governo e degli ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] centrale di tutta la vita. L’esaltazione del pluralismo da parte di Berlin è giustificata soprattutto con la sua preferenza simultanea per la libertàe la giustizia. Si possono dire, alla fine, “liberalsocialisti” nel senso di Bobbio? Certamente no ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] il giovane reagi con uno spirito di libertà critica pur mantenendo il rigore morale e l'attaccamento al dovere. Per parte fino ai temi centrali dell'esistenza quali quelli della giustiziae della legge naturale): i vari problemi suscitati dal diritto ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] senso di cristiano e di cattolico) della libertà.
Nell'ultimo decennio, compreso fra il 1945 e il 1955, apparvero 1965), pp. 539-571; V. Frosini, Un profeta del nostro tempo, in Giustiziae società, III (1966), pp. 230-232; F. Tessitore, L'idea dello ...
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campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....