La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] ’aldilà e subire un penoso interrogatorio a opera di due angeli inquisitori. Secondo alcuni musulmani c’èlibertà di credere per pregare rivolti verso la Mecca, qibla, e anche per amministrare la giustiziae per trattare affari. Con il tempo la ...
Leggi Tutto
Biologia
Insieme dei cambiamenti che si verificano in un organismo sia animale sia vegetale a partire dall’inizio della sua esistenza. Nel corso dello sviluppo i tessuti e gli organi aumentano di dimensioni, [...] giustizia sociale, la realizzazione di una migliore qualità della vita, la riduzione dei divari esistenti tra le classi sociali e propriamente monodica lo sviluppo avviene per continuità elibertà di volute melodiche; nella polifonia, per ...
Leggi Tutto
Diritto
La provincia è l’ente territoriale intermedio tra Comune e Regione. Ai sensi dell’art. 114 Cost. le Province - così come i Comuni, le Città metropolitane e le Regioni – sono “enti autonomi con [...] in distretti, stabiliva le tassazioni, l’amministrazione della giustiziae i governi locali. Ogni nuovo governatore aggiungeva alla lex un proprio editto e godeva di una notevole libertà nei criteri di amministrazione.
Le province più antiche ...
Leggi Tutto
Diritto
Storicamente è l’atto di uccidere una persona, con o senza un processo giuridico. Nel primo caso si configura l’istituto della pena di morte (➔ pena).
E. penale
Attività inerente l’attuazione [...] , l’ordine di e. è comunicato al ministro di giustiziae notificato all’interessato. L’ordine per la carcerazione è eseguito nella salvaguardia dei diritti della persona ex art. 277 c.p.p. Per l’e. della semidetenzione e della libertà controllata il ...
Leggi Tutto
Uomo politico turco (n. İstanbul 1954). Di formazione tradizionalista, militò in gioventù nei partiti islamici e fu sindaco di İstanbul (1994-97): amministratore efficiente e popolare, suscitò tuttavia [...] tra i due stati; in politica interna, estese i diritti delle minoranze e la libertà di espressione, soprattutto in campo religioso. Alle amministrative del marzo 2009 il Partito della giustiziae dello sviluppo ha ottenuto il 39,1% delle preferenze ...
Leggi Tutto
Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] signore giudicava i vassalli trattando cause penali e civili sulla libertà delle persone e sulla proprietà delle terre. Nel campo la famiglia; della giustiziae della pace; ‘Cor unum’; della pastorale per i migranti e gli itineranti; della pastorale ...
Leggi Tutto
Gülen, Muhammad Fethullah. – Predicatore e politologo turco (Korucuk, distretto di Pasinler, 1941 - Pennsylvania, Stati Uniti, 2024). Nato in una famiglia religiosa, fu avvicinato alla conoscenza della [...] al-Ghazali e Said Nursi, quest’ultimo assertore della compatibilità tra scienza e religione, libertàe fede, tradizione e modernità; una del novembre 2002, il Movimento gülenista e il Partito della giustiziae dello sviluppo (AKP) legato al premier ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (n. Gallipoli 1948). Filosofo e politologo, professore universitario, fu segretario del Partito popolare italiano (PPI) nel 1994, e fondatore nel 1995 dei Cristiano democratici uniti [...] problema politico dei cattolici: dottrina sociale e modernità (1993); Valori e riforme: per una politica di centro (1996); Il pensiero dell'uomo che divenne Giovanni Paolo II (1998); Giustiziae politica tra prima e seconda Repubblica (con Mario Luzi ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Mondovi, Algeria, 1913 - Villeblevin, Yonne, 1960). Rimasto prestissimo orfano di padre, morto nella battaglia della Marna, conobbe un'infanzia e una giovinezza di stenti: tuttavia [...] conformismi, che salvi, nella solidarietà umana, nel riscatto dei derelitti, i grandi ideali di libertàe di giustizia, e di verità e di bellezza. La sua è una rivolta dunque non come distruzione, né come rifiuto di tutto, ma come costruzione di vita ...
Leggi Tutto
Walzer, Michael. – Filosofo statunitense (n. New York 1935). Laureatosi alla Brandeis University (1956), continuò gli studi presso la Cambridge University (1956-57), conseguendo il dottorato alla Harvard [...] contemporaneo, ne ha indagato le implicazioni morali ed etiche, interrogandosi sui concetti di guerra giusta, libertàe uguaglianza rispetto alla giustiziae dei problemi connessi all'idea di democrazia. Tra le sue opere si segnalano: The revolution ...
Leggi Tutto
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....