ANTONIO di Vincenzo
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque, sembra, a Bologna verso il 1350; nulla si sa di preciso della sua attività prima della grande impresa petroniana, ma le alte cariche ottenute [...] e nel 1387, quando è nominato gonfaloniere di giustizia, attestano la sua già affermata notorietà. All'incirca essere davvero molto alta se il governo bolognese, per celebrare la libertà dai Visconti, decide di affidare a lui la nuova grande chiesa, ...
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CARIMINI, Luca
Giorgio Ciucci
Nacque a Roma il 4 maggio 1830 da Pasquale e Lucia Bellucci, in una famiglia di artigiani.
Dopo la morte del padre, il C. nel 1844 entrò nella bottega di un marmista; nel [...] usare in più situazioni, consentendo larghi margini di libertà inventiva che il C. sfruttò abilmente nella struttura del C. si chiude con il progetto del palazzo di Giustizia a Roma (1882), incarico commissionatogli direttamente ma poi revocato; ...
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ALESSANDRO de' Medici, primo duca di Firenze
Giorgio Spini
Fu considerato, nell'ambito della famiglia medicea, figlio naturale di Lorenzo duca di Urbino, nipote del Magnifico. Corse però largamente [...] . Politicamente, A. mostrava un certo studio di giustizia imparziale ed una certa solerzia amministrativa, rivolte a i patti della resa del 1530, restituendo a Firenze la sua libertà.
Per A. si schierarono invece quei "grandi", che avevano preferito ...
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ALDOBRANDINI (Passeri), Cinzio
Elena Fasano Guarini
Nacque nel 1551 a Senigallia da Aurelio Passeri e da Elisabetta Aldobrandini, figlia di Silvestro. Nel 1566 fu inviato a Roma. Unico nipote maschio [...] re di Spagna) e che ciò potesse portar pregiudizio alla libertà politica della S. Sede ed agli interessi personali degli Clemente VIII gli affidò allora la prefettura della Segnatura di giustizia; poi, il 14 giugno 1604, lo nominò vicario generale ...
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ARCOLEO, Giorgio
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Nacque a Caltagirone il 15 ag. 1848 da Gaetano e da Benedetta Alessi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza defi,università di Napoli, frequentò anche la facoltà di lettere e [...] ; trad. tedesca, Dresden 1900); Il dolore nell'arte (1907); La libertà nell'arte (1908); Il grande umorista (Swift) (1909); L'eloquenza il titolare on. Chimirri al dicastero di Grazia e Giustizia, restò a reggere il ministero di Agricoltura assieme al ...
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CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] sua intelligenza e moralità, il suo amore di giustizia e di obiettività gli consentivano di essere un agli elettori, in cui l'unità nazionale era connessa con ampie libertà amministrative locali, fa eletto deputato per la Sinistra nel collegio di ...
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CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] trasmetteva in perpetuo alla civiltà greca, il dovere della giustizia, il dovere dei lavoro, la condanna della violenza oppressiva 1976, pp. 815-817; V. E. Alfieri, Maestri e testimoni di libertà, Milazzo 1976, pp. 264-267. Necrologi: D. Del Corno, in ...
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DE MATTEI, Rodolfo
Luciano Russi
Nato a Catania da Eugenio e da Maria Sciuto Patti il 1ºgenn. 1899, e laureatosi in giurisprudenza nel 1922 nell'università catanese, fu il primo a conse, guire la libera [...] politiche diventava così l'indagatore del rapporto politico in tutte le sue metamorfosi: individuo-Stato, autorità-libertà, morale-azione, giustizia-violenza. A questo rapporto che secondo il D. andava individuato "dovunque e comunque": nel pensiero ...
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BRUSATI, Roberto
Giorgio Rochat
Nato a Milano il 3 luglio 1850 da Giuseppe e da Teresa Aman, la sua vocazione militare maturò negli anni di tensione e di speranza per il raggiungimento della libertà [...] . Il B. si chiuse in sdegnoso silenzio, non volendo turbare lo sforzo bellico nazionale.
Il dopoguerra gli rese giustizia: il 2 sett. 1919 (mentre Nitti chiudeva le polemiche sollevate dall'inchiesta su Caporetto colpendo Cadorna e Capello) fu ...
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ALIMENA, Bernardino
Roberto Abbondanza
Nacque a Cosenza il 12 sett. 1861 da Francesco, insigne avvocato penalista e deputato per tre legislature. A Napoli, dal 1881 al 1884, frequentò i corsi di giurisprudenza, [...] le esigenze del libero arbitrio vengono affermate come libertà di fare ciò che si vuole, non penale, III (1915), pp. 193-200, con bibl.; A. Rocco, B. A., in La giustizia penale, XXI (1915), coll. 1403-1407; P. Sabbatini, B. A., in Annali dell'Univ. ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...