DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] eccidio delle Fosse Ardeatine, davanti all'Alta Corte di giustizia che puniva i reati fascisti, dichiarò di aver " di una colpa, di un trascorso".
Rinata l'"aurora della libertà", il secondo dopoguerra portò il D., "personaggio delicato, elegante, ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] e il Partito d'azione
Dopo la caduta del regime fascista, nel luglio del 1943, Edoardo entrò nella Resistenza nelle fila di Giustizia e Libertà, il gruppo di partigiani legati al Partito d’azione (Pd'A), e portò con sé la figlia. Oriana aveva solo ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] esaurisce in 6 "documenti": in 2 la nona, nel registro della Giustizia; in 3 la decima, sottoposta a Innocenza. Nel commento a questa ad alcune dichiarazioni di poetica, come l'elogio della libertà metrica, nell'uso del verso senza rima (prevalenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] ) chiamato a più urgenti e gravosi impegni politici. Fu nello stesso tempo attivo sui giornali della Resistenza, collaborò con Giustizia e libertà e con il Partito d’azione.
Tutto questo periodo, a parte la piccola edizione in due volumi delle opere ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] il prigioniero dello Spielbergo non era più l’antico soldato della libertà Italiana, ma il nuovo apostolo della cattolica Roma» (I miei , vi si è slanciato da prode e con desiderio di giustizia» (p. 397).
Afflitto da quasi un trentennio da difficoltà ...
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CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] e di Brera.
Vinto un concorso nell’amministrazione della Giustizia per un posto di aiutante di cancelleria, nell’ottobre , accanto a disertori e delinquenti comuni. Rimesso in libertà nell’agosto, fu destinato alle mansioni di bibliotecario nel ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] le convenzioni morali, sociali e politiche più ovvie. La giustizia non si vede neanche in tribunale (Scritti, p. con un certo successo, al commercio, in cui ottenne una più ampia libertà dal padre dopo il '36, compiendo frequenti viaggi a Carrara, in ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] drammatico tra autorità e ragione deve comunque salvare la libertà necessaria al filosofo per l'indagine. Il C. sé l'immagine del poeta perseguitato ma incorrotto, amante della giustizia e incapace di finzione, ma tuttavia disposto al perdono dei ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] suo "principe naturale", il duca Cesare, per reclamare giustizia contro il Brusantini e il Bisaccioni. Accompagnava la lettera "; uomo di lettere, visse e consumò la sua "libertà" intellettuale nella misura e nelle forme consentitegli dal sistema ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] sua avventura galante.
Il 4 dic. 1439 fu graziato e tornò in libertà. Rimase ancora a Siena fino al '45, sempre in precarie condizioni . nell'ambito di uno specifico filone letterario fa giustizia di ogni possibile lettura "ingenua" dei suoi testi ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...