Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] della Camera (1924-25), nel 1925 fu nominato ministro della Giustizia e degli Affari di culto. Insegnò all’Università di Roma intellettuale europeo il bene più alto. Esso si fonda sulla libertà di pensiero e di insegnamento e sul principio che la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] regio per le Romagne) per il ministero di Grazia e giustizia, ma nel 1860 è deputato al Parlamento subalpino (VII legislatura così dire, il commentatore, e gli toglie in certo modo la libertà del metodo» (Commentario, cit., 1° vol., p. 17). ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] Concistoro dal 1904, che sarà il primo o promotore di giustizia" del tribunale di prima istanza dello Stato della Città del indomani del Vaticano II uno dei fondatori. La sua sapiente libertà di spirito lo portò anche in diretta polemica con il ...
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DE CRISTOFORIS, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 20 ott. 1824, primogenito di nove figli, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota.
Il padre, figura di spicco nell'ambiente culturale [...] , non nella sua derivazione dalla teoria proudhoniana, ma nell'affermazione di un ideale di libertà che, facendo perno su un altro ideale, quello della giustizia, consentisse il dispiegarsi, al di fuori di ogni controllo dello Stato, di tutte le ...
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COMANDINI, Ubaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cesena (provincia di Forlì) il 25 marzo del 1869 da Giacomo e da Maria Galbucci, in una famiglia che aveva tradizioni repubblicane e risorgimentali. Laureatosi [...] ; E. Lussu, Sul Partito d'Azione e gli altri, Milano 1968, ad Indicem; E. Aga Rossi, Il movimento repubblicano, Giustizia e Libertà e il Partito d'Azione, Bologna 1969, p. 49; R. Colapietra, La lotta politica in Italia dalla liberazione di Roma alla ...
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PECCEI, Aurelio
Adriana Castagnoli
PECCEI, Aurelio. – Nacque a Torino il 4 luglio 1908 da Roberto, di professione avvocato, e da Eugenia Rivotto, casalinga, secondo di tre figli, essendo il fratello [...] in seguito all’aggravarsi del conflitto cino-giapponese. Durante la seconda guerra mondiale militò nelle file di Giustizia e Libertà. Membro della segreteria del Partito d’Azione, sollecitò l’elaborazione di un programma economico da parte degli ...
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Nata a Imola il 2 luglio 1866 da Nicola e da Geltrude Galassi, venne allevata da uno zio materno, prima a Bologna (1873), poi a Piacenza, quindi a Parma (1881), dove studiò legge e frequentò i giovani [...] della C.G.d.L. dell'11-13 genn. 1922 si espresse per la libertà d'azione del gruppo parlamentare socialista; a quello del 20-23 marzo presentò, a nazionale per laredenzione delle plebi agricole, in La Giustizia, 28 marzo 1926; N. Mazzoni, Lotte ...
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CEVOLOTTO, Mario
Mario Caravale
Nacque a Treviso, il 1º apr. 1887, da Aurelio a da Emilia Pascolato. Dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in giurisprudenza nell'università [...] anno successivo entrò a far parte della redazione della rivista Giustizia penale. Si interessò di vari problemi penalistici, come attestano di lavoro con il volume I delitti contro la libertà di lavoro nel diritto penale italiano (Torino 1911).
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] della giurisprudenza colla democrazia (Brescia 1802) in cui sostenne che maggiore è la libertà ove più si obbedisce alle leggi e ai dettami della giustizia.
Ascritto all'Istituto italiano il C. dedicò quindi i sereni anni della sua professione ...
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BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] cui non ebbe incarichi ministeriali, fu attivo nella conunissione Giustizia, sostenendo la necessità della riforma organica del codice dotazione delle aziende pubbliche e di una loro maggiore libertà di movimento in campo finanziario, ma prese atto ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...