Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] di numerose trattative con l'imperatore Anastasio (dal 516 in poi), solo dopo l'ascesa al trono di Giustino e di suo nipote Giustiniano, entrambi contrarî ai monofisiti, si poté giungere a un accordo (519) con la sottoscrizione apposta dal patriarca ...
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Giovanni I, santo
Teresa Sardella
Nato in Toscana, figlio di Costanzio, successe a Ormisda il 13 agosto 523. Per quanto riguarda il periodo precedente al pontificato, l'identificazione del personaggio [...] papa. A capo vi era l'imperatore, che si prostrò dinanzi a Giovanni. Questi, insieme agli altri legati, chiese a Giustino di ricevere l'intera delegazione romana. Lo stesso Anonimus Valesianus, dopo aver registrato il diniego del papa a chiedere la ...
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Dioscoro, antipapa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, giunse a Roma nella seconda metà del V secolo per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] .
In questa situazione ancora in buona parte fluida fu di nuovo D. - come si trae da una lettera dello stesso Giustino ad Ormisda del 19 gennaio 520 - a svolgere un ruolo determinante, e questa volta nel giudicare l'ortodossia delle professioni di ...
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GIOVANNI I, papa, santo
Andrea Bedina
Della nascita di G. - che si può ragionevolmente collocare nella seconda metà del secolo V - e dei suoi primi anni di vita non si hanno notizie, se si escludono [...] che caratterizzò i rapporti del re con papa Simmaco e con il suo successore Ormisda, si incrinò con l'avvento di Giustino I al trono orientale nel 518 e di G. al pontificato. Il mutare della politica religiosa imperiale e successivamente papale in ...
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Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] , ma Paolo non accenna affatto al ruolo sostenuto da G. nella vicenda; corregge, come Beda, il nome di Giustiniano in quello di Giustino II. Cita inoltre un contrasto avvenuto tra Narsete e l'imperatrice Sofia che si trova documentato per la prima ...
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FELICE IV, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un Castorio, era originario del Samnium ma faceva parte del clero della Chiesa romana. Lo si può probabilmente identificare con il diacono che nel 519-520 [...] alla testa di una delegazione fonnata da cinque vescovi e da quattro senatori, con l'incarico di ottenere dall'imperatore Giustino I l'abrogazione delle misure contro gli ariani decise in Oriente. Il vecchio re, che sin dal 523 nutriva una ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] la rottura che si era avuta con Roma. Va anche tenuto conto che sia egli sia soprattutto il nipote ed erede designato Giustiniano già accarezzavano il sogno di riportare le insegne dell'Impero in Occidente, e a tal fine la pacificazione con la Sede ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] il testo dei Settanta: «Il Signore mi ha creato (ἔκτισεν) inizio delle sue vie per le sue opere». Questo passo, da Giustino in poi, era stato addotto a supportare la dottrina del Logos, ma senza dedurre da «mi ha creato» la sua condizione creaturale ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] i notevoli sforzi compiuti per appurare e ricostruire le fonti adoperate da tali autori, per es. il perduto Syntagma di s. Giustino.
Al problema dell’origine, o delle fonti, dello g. si affianca quello della natura di questo movimento: se sia un ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] a Roma cfr. gli studi sopra citati di Lampe e Simonetti.
22 Cfr. a riguardo il recente contributo di A. D’Anna, Giustino, philosophus et martyr, in L’ellenizzazione del cristianesimo dal I al II secolo, Atti del XIII Convegno di studi neotestamentari ...
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giustino
(o iustino) s. m. [der. del nome della giustizia, presente nella prima moneta come leggenda (in latino) e nella seconda come tipo]. – 1. Moneta del valore di mezzo carlino fatta coniare da Ferdinando I d’Aragona negli anni 1459-60...
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...