BIANCHINI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Venezia nel 1738; ordinato sacerdote, prestò la sua opera nella parrocchia di S. Apollinare a Venezia; insegnò anche, in giovane età, teologia dommatica [...] egli chiarisce meglio il suo pensiero nelle Riflessioni di un Italiano sopra il trattato Dello stato della Chiesa di Giustino Febronio dopo la promulgazione degli Atti Consistoriali in Roma nel 1778 (inserite nella seconda parte del terzo volume del ...
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BEREGAN, Nicolò (Berengani, Bergani)
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Vicenza il 21 (o forse più esattamente l'11) febbr. 1627, da Alessandro e dalla gentildonna, pure vicentina, Faustina Chiericati. Nel [...] , per il Teatro ducale di Mantova: l'Ottaviano Cesare Augusto, Venezia, F. Niccolini, 1682, come l'anno appresso il Giustino, pure con musiche del Legrenzi, per uno spettacolo al famoso teatro veneziano Vendramin di S. Salvador (Venezia, F. Niccolini ...
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Scioglimento legale del matrimonio durante la vita dei coniugi, ammesso nella maggior parte delle culture e società antiche e moderne, ma rifiutato da alcune confessioni religiose, fra cui quella cattolica.
Antropologia
Il [...] , determinati motivi legali, cioè, fuori dei quali il ripudiante era punito; ma anche in questo caso il matrimonio si scioglieva. Giustiniano, fino al 542, restò fermo alla tradizione stabilendo (Cod. 5, 17, 10, Nov. 22, cap. 4 e seg.) quattro specie ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] escatologica, nutrita di elementi tratti dall’Apocalisse, ebbe nel 2° sec. numerosi seguaci (per es., Papia di Ierapoli, s. Giustino, s. Ireneo, Tertulliano ecc.). Già in s. Paolo, e più ancora in s. Giovanni, comunque, la spiritualizzazione dell ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] (v. epitome) di storia romana attinsero largamente, e talora esclusivamente, a L.: Floro, Eutropio, Granio Liciniano, Rufio Festo, Giustino, Giulio Paride, Gennaro Nepoziano: la prima di queste epitomi risale alla fine del 1° sec. d. C. Altri ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] essere predicate a tutti gli uomini. Presso i Padri greci, sotto l’influsso della filosofia neoplatonica, particolarmente in Giustino, Atenagora, Clemente Alessandrino, si afferma spesso la presenza del Verbo presso tutti i popoli: Dio non ha parlato ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] considerando l’anima materiale, ne difende l’autonomia, l’indissolubilità e l’immortalità. Più chiara è la posizione di Giustino che, nutrito di platonismo e neopitagorismo, loda Platone per aver affermato l’i. dell’anima, mentre condanna Aristotele ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] una teologia fortemente ostile all'ebraismo, che si è espressa soprattutto negli scritti antigiudaici dei Padri della Chiesa, da Giustino ad Agostino (e oltre, fin avanti nel Medioevo). Ma quale ne era il senso? Erano, queste formulazioni, soltanto ...
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GHIRLANDAIO
Géza de Francovich
. Famiglia di pittori. Domenico, il maggiore artista della famiglia, nacque a Firenze nel 1449, vi morì l'11 gennaio 1494.
Nel 1475 affrescò la cappella di S. Fina nella [...] e Clemente, l'altra, ricordata anche dal Vasari, proveniente dagl'Ingesuati di S. Giusto, con la Madonna e i santi Giustino, Zanobi, Tobia e Michele; il ritratto di Francesco Sassetti e di suo figlio nella collezione Bache di New York; quello di ...
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Nome di alcuni personaggi cartaginesi.
1. Figlio di Annone ('Αμίλκας ὁ "Αννωνος, Erodoto). - Generale cartaginese, che ebbe il comando della spedizione del 480 a. C. in Sicilia. La cresciuta potenza di [...] del 319-8 si sia giudicato alla stregua di quella del 313. A. morì prima che si potesse svolgere il processo.
Fonti: Giustino, XXII, 23; Diodoro, XIX, 70-72.
Bibl.: A. Holm, Storia della Sicilia, trad. ital., Palermo 1896 segg., II, pp. 430, 437 ...
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giustino
(o iustino) s. m. [der. del nome della giustizia, presente nella prima moneta come leggenda (in latino) e nella seconda come tipo]. – 1. Moneta del valore di mezzo carlino fatta coniare da Ferdinando I d’Aragona negli anni 1459-60...
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...