DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] .
In questa situazione ancora in buona parte fluida fu di nuovo D. - come si trae da una lettera dello stesso GiustinoI ad Ormisda del 19 genn. 520 - a svolgere un ruolo determinante, e questa volta nel giudicare l'ortodossìa delle professioni ...
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FELICE IV, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un Castorio, era originario del Samnium ma faceva parte del clero della Chiesa romana. Lo si può probabilmente identificare con il diacono che nel 519-520 [...] con l'incarico di ottenere dall'imperatore GiustinoI l'abrogazione delle misure contro gli ariani 104 ss., 212; G. B. Ladner, Die Papstbildnisse des Altertums und des Mittelalters, I, Città del Vaticano 1941, pp. 62 ss.; III, ibid. 1984, p. 17 ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] la c. come simbolo e mezzo di vittoria denominandola con il termine trofeo.Il primo a usare questa immagine è ancora una volta Giustino (I Apologia, 55, 3), quando elenca la serie di strumenti che sono a forma di c.; quando indica la vela il cui ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] netta, provocando lo scisma acaciano, che poté chiudersi solo nel 519-520 dopo che ad Anastasio era successo Giustino. I monaci sciti chiedevano l'approvazione di una formula corretta rispetto alla primitiva teopaschita: "unus de Trinitate passus est ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] insieme con una patena e alcune monete bizantine (Parigi, BN, Cab. Méd.), le più recenti delle quali risalgono al tempo di GiustinoI (518-527) - è infatti composto da un basso piede troncoconico e da una coppa larga e profonda, con due piccole anse ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] era governata dall'amalo re goto Teoderico. A Costantinopoli era imperatore Anastasio e, dal 518, GiustinoI, al cui trono era associato il "comes" Giustiniano, suo nipote. Dal 484 una frattura politico-religiosa, che va sotto il nome di scisma ...
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Oriundo toscano (m. Ravenna 526), fu eletto papa nel 523, succedendo a Ormisda. Inviato dal re Teodorico all'imperatore GiustinoI a Costantinopoli per far cessare le persecuzioni contro gli ariani, fu [...] solennemente accolto, con pieno riconoscimento della sua autorità. Tornato a Ravenna, fu gettato in carcere, forse per l'esito non del tutto soddisfacente della sua ambasceria, e vi morì. Gli fu attribuita ...
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Vescovo monofisita (m. dopo il 527) di questa città (in Caria), già immischiato nella controversia teopaschita in Costantinopoli, esiliato sotto GiustinoI (518) ad Alessandria, ove polemizzò con Severo [...] d'Antiochia circa la "corruttibilità" del corpo di Gesù Cristo in terra. I suoi seguaci, oltre che giulianisti, furono detti anche aftartodoceti. G. sosteneva che Gesù avesse un corpo non soggetto a corruzione o a passioni umane, cioè, secondo gli ...
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Eretico gnostico del sec. 2º (n. Caparattea, Samaria). Secondo Giustino (I Apol. 26,A) e Ireneo (Adv. haer. I, 23,5), discepolo di Simone Mago e maestro di Saturnino e Basilide; si proclamava inviato dagli [...] eoni per la salvezza degli uomini ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] apparizione della croce in mano alla Nike nella monetazione di Teodosio II, essa viene mantenuta da Anastasio (491-518) e da GiustinoI (518-527), il quale, però, tramutata la Nike in angelo gli pone nell’altra mano un globo, a sua volta sormontato ...
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giustino
(o iustino) s. m. [der. del nome della giustizia, presente nella prima moneta come leggenda (in latino) e nella seconda come tipo]. – 1. Moneta del valore di mezzo carlino fatta coniare da Ferdinando I d’Aragona negli anni 1459-60...
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...