immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] l’autonomia, l’indissolubilità e l’immortalità. Più chiara è la posizione di Giustino che, nutrito di platonismo e neopitagorismo, loda Platone per aver affermato l’i. dell’anima, mentre condanna Aristotele il quale, per aver definito l’anima «forma ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] dei dogmi nei primi secoli. Un originale sviluppo è in Giustino, che sotto l’evidente influsso delle idee platonico-stoiche concepisce per bocca di coloro che vissero secondo ragione come i profeti e i filosofi greci (Eraclito e Socrate), si è poi ...
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Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato a durare 1000 [...] si trovano in diversi autori della prima cristianità (Giustino, Papia, Ireneo, Tertulliano, Ippolito, Lattanzio, che diede un’interpretazione spiritualistica di Apocalisse 20, intendendo i 1000 anni dopo la prima resurrezione come la remissione dei ...
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Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] Roma, dopo aver ascoltato il filosofo cristiano Giustino. Il 172, dopo il martirio di Giustino, lasciò Roma e ritornò in Oriente, T. contrappose alla vanità del pensiero greco i fondamentali insegnamenti cristiani: Dio creatore tramite il ...
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Storico della Chiesa ed esegeta (Königsberg 1666 - Oxford 1711). Fu educato nell'ambiente ecclesiastico del Brandeburgo, aperto alle correnti irenistiche diffuse in quegli anni in tutta l'Europa. Sotto [...] degli eretici dei primi tre secoli, poi curò le edizioni di Giustino e di Ireneo (1700-1702), e corredò di note (1703 antisociniano e autore della Defensio Fidei Nicaenae. G. dedicò i suoi ultimi anni a un'edizione del Vecchio Testamento nella ...
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Teologo gesuita (Santiago del Cile 1731 - Imola 1801); stabilitosi a Imola dopo l'espulsione dei gesuiti dalle terre spagnole, scrisse un'opera, La venida del Mesias en gloria y majestad, che comparve [...] ebbe poi varie edizioni: 1816; 1826, ecc.) e in cui l'autore, riallacciandosi all'autorità di Giustino, Ireneo, Lattanzio, sostiene i temi caratteristici del millenarismo primitivo: doppia resurrezione e attesa del regno millenario di Cristo in Terra ...
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Martire; secondo la sua Passio leggendaria, madre di sette figli (che nel Martirologio geronimiano sono: Crescente, Giuliano, Nemesio, Primitivo, Giustino, Statteo, Eugenio), i quali sono probabilmente [...] sette santi sepolti o venerati insieme a Sinforosa. I ruderi della basilica ove erano venerati sono ancora visibili al 14º km della via Tiburtina, nella località Sette Fratte, corruzione medievale di ad Septem Fratres. ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] 3° secolo) e cioè: il papiro Egerton 2 (140-160) e i manoscritti copti trovati in Alto Egitto presso Naǵ ‛Hammādi. Il primo, pubblicato identificare con le Memorie di Pietro di cui parla Giustino e lo ritenne come principale documento del giudeo- ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] che suscita e nella direzione che indica. Se non tutti i Padri greci riuscirono a evitare i pericoli dell'ellenismo (per es., non ci riuscì Origene e neppure Giustino e altri), i problemi che tutti affrontarono e il modo di affrontarli debbono però ...
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PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] ecclesiae et legitima potestate Romani Pontificis (1763) di Giustino Febronio [Johann Nikolaus von Hontheim]; Was ist der per Siena, dove restò fino alla fine di maggio. Da qui i francesi, temendo che la vicinanza al suo ex Stato alimentasse speranze ...
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giustino
(o iustino) s. m. [der. del nome della giustizia, presente nella prima moneta come leggenda (in latino) e nella seconda come tipo]. – 1. Moneta del valore di mezzo carlino fatta coniare da Ferdinando I d’Aragona negli anni 1459-60...
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...