COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] confronti del dissidio religioso e politico tornatosi ad aprire fra Roma e Bisanzio da quando, tra il 693 ed il 695, Giustiniano II aveva tentato di far arrestare il papa Sergio I, che si era rifiutato di confermare e di sottoscrivere gli atti della ...
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Figlio (Mosca 1661 - ivi 1682) dello zar Alessio Michajlovič, cui succedette (1676); a lui sono dovute varie iniziative e riforme: la fondazione a Mosca del primo ospedale, la traduzione del Corpus iuris [...] civilis di Giustiniano, la fondazione di un'accademia slavo-greco-latina, una maggior centralizzazione del potere e un rafforzamento dell'organizzazione militare. ...
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Giurista francese, di padre italiano (n. Bois-le-Duc 1533 circa - m. 1595), deputato presso gli Stati generali e avvocato fiscale, tradusse il Nomocanone di Fozio (1561) e fece una corretta edizione delle [...] Novelle di Giustiniano (1560). ...
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Sisinnio
Papa (m. Roma 708). Successe a Giovanni VII nel genn. 708, vecchio e malato, e regnò per soli venti giorni, in un periodo in cui il papato era in contrasto con l’imperatore Giustiniano II (m. [...] 711) per la questione del Concilio in Trullo, da questi convocato nel 692 a Costantinopoli senza la partecipazione del vescovo di Roma ...
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Figlia di Severiano di Cartagena (m. 612 circa), fu badessa di un monastero presso Siviglia, dove con la madre e i fratelli (i santi Leandro, Fulgenzio e Isidoro) era fuggita (543), davanti alle truppe [...] di Giustiniano. Per lei Leandro e Isidoro scrissero rispettivamente De institutione virginum e De fide catholica contra Iudaeos; è venerata (festa, 20 giugno) come patrona della diocesi di Placencia. ...
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ATALARICO
Paolo Lamma
Figlio di Eutarico e di Amalasunta, figlia di Teoderico (Jordanis Getica,parr. 80, 251), nacque nel 516 (Id., ibid.,par. 304) o nel 518 (Id., Romana,par. 367; Procopii Bellum Gothicum,l.I, [...] e qui si può inserire il racconto procopiano che parla di un momento di disperazione di Amalasunta, la quale avrebbe chiesto a Giustiniano di accoglierla nell'impero e avrebbe mandato una nave a Durazzo con i tesori e con i suoi più fidi, pronti a ...
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Giurista (Lipsia 1792 - ivi 1878). Fu prof. nell'univ. di Lipsia. Si dedicò alla ricerca e allo studio di manoscritti giuridici delle principali biblioteche d'Europa, contribuendo alla storia delle fonti [...] legislative romane anteriori a Giustiniano e alla conoscenza della dottrina medievale italiana. Pubblicò: Catalogi librorum manuscriptorum qui in bibliothecis Galliae ... asservantur (1829); Dissensiones dominorum ecc. (1834); Antiqua summaria ...
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Avvocato (Parigi 1508 - ivi 1551); discepolo dell'Alciato a Bourges, è autore di Commentaria iuris civilis libri X (pubbl. postumi, 1553), in cui tentò la costruzione di un sistema del diritto civile sulla [...] falsariga delle Istituzioni di Giustiniano; tenuta in pregio da molti, l'opera fu severamente criticata dal Cuiacio. ...
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Nome di patriarchi di Costantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] I, e deposto dall'imperatore Giustiniano (marzo 536); la condanna fu rinnovata da un concilio presieduto dal suo successore nel patriarcato Menna (marzo-giugno 536). 2. A. II (m. monte Àthos 1628), metropolita di Adrianopoli (1618), divenne patriarca ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] Acta Conciliorum Oecumenicorum, III, a cura di E. Schwartz, Berlin-Leipzig 1940, pp. 189-214).
Pelagio non era più apocrisario quando Giustiniano pubblicò l’editto contro i Tre Capitoli, tra il 543 e la fine del 545, ma chiese al diacono di Cartagine ...
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giustiniano
agg. – Forma ant. per giustinianeo: io non sono al certo del parere di quegli che risguardano le leggi g. con una stupida venerazione (A. Verri).
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...