ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] per ossequiare la promessa sposa e studiarne il carattere, seppe tenere fedelagiustificazione ultima di tante scelte politiche e diplomatiche cui E. spingerà la Spagna, essendo scontato che la difetti riuniti in una sola persona: priva di ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] sonno. Lafede nel lasola promessa di una risposta, dopo averlo fatto attendere inutilmente perla Cronaca con quello stesso spirito che aveva animato la sua precedente attività di codificatore, finalizzando l'opera storica alla giustificazione ...
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Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] la motivazione addotta da L. va considerata soltanto come mero espediente dettato dall'esigenza di proporre, come che sia, una giustificazione lo consideravano non incompatibile con la loro fede omeousiana. Per suggerimento di L., essi dettarono ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] a causa della mala fede degli ebrei, commettendo atti per questi si prospetta il concentramento in quartieri di residenza coatta, per gli zingari lasola degli emarginati portavano inevitabilmente alla giustificazione della propria clausura in termini ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] Coinvolto, non persola debolezza e carenza matrice ideologica e dalla giustificazione spirituale di certe sue amici suoi di fede cattolico-liberale ne
Fonti e Bibl.: Documenti, lettere e fonti perla biografia del C. sono siparsi in vari archivi ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] senso. Proprio per questo risulta perciò poco convincente lagiustificazione fornita post , benché non fosse richiamato una volta sola" (Memorie, pp. 341 s.). la loro nomina a precise condizioni, cioè dopoché avessero emesso la professione di fede ...
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BELLI, Pierino
Piero Craveri
Lemigio Marini
Figlio del nobile Pietro Antonio e della nobile Benentina, nacque ad Alba il 20 marzo 1502.
Secondo le notizie del Vernazza, suo primo biografo, probabili [...] era però troppo forte per esser risolto in una volta sola, ed è noto che la cui prima parte sembra riecheggiare lagiustificazioneper il suo legame con la tradizione del mos italicus, quanto perla sua rigida professione di fede cattolica per ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] bene: volere questo è dono di Dio, al pari della fede. Come non vi è merito umano che derivi dalle opere, così la salvezza è effetto della sola misericordia divina e la condanna dei reprobi manifestazione della sua imperscrutabile volontà, in cui si ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] di Dio e dell'uomo non nel loro essere in sé ma nel loro esistere per l'altro nel reciproco riconoscimento, il centro della teologia cristiana è allora lagiustificazioneperfede, cioè l'opera con cui Dio diviene Dio pro nobis e l'uomo passa dal ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] , Melantone e Bugenhagen, di Weimar (1552). Una certa tolleranza esiste per gli artisti, che svolgono la loro attività per committenze diverse, mantenendo la propria fede religiosa: lasola opera apertamente luterana di A. Dürer è il dittico dei ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; più genericam., iscrizione sopra statue,...