Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] [la concezione deontologica] trasforma il soggetto dell'azione in un articolo di fedela priorità del giusto sul bene. Per Taylor i principî di giustizia distributiva e la loro giustificazione derivano sempre da una concezione del bene, e questo per ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] e il Padre siamo una cosa sola": Giovanni 10, 20), i Padri mistero della fede. Nella lingua negazione radicale di esse, ma perla sottolineatura di singoli aspetti già libertà e responsabilità), ma la sua giustificazione teorica e il procedimento ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] le verità di fede con lasola ragione umana, muovendo che è al tempo stesso giustificazione e ricostruzione del moto rinnovatore napoletano M. Schipa, Il Muratori e la coltura napoletana, in Arch. stor. perla provincie napoletane, XXVI (1901), ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] male, tanto da arrivare alla giustificazione del suicidio quale risposta alla e tutte impresse - con lasola eccezione della prima stampa veneziana, Città del Vaticano, Arch. della Congr. perla Dottrina della Fede, Index, Protocolli B, c. 197v; ...
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PIETRO d'Abano
Iolanda Ventura
PIETRO d’Abano. – Nato ad Abano (Padova) verso il 1250, fu figlio di Costanzo (Constantius) della famiglia de Sclavione, notaio del sigillo del Comune di Padova.
Le testimonianze [...] conservati – tra cui una professione di fede del 24 maggio 1315 e il testamento sola traduzione di Bartolomeo da Messina, o a questa e alla versione di Teodoro Gaza). Nel Trecento Evrart de Conty, perla versione francese dei Problemata utilizza la ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] di Dio e dell’uomo non nel loro essere in sé ma nel loro esistere per l’altro nel reciproco riconoscimento, il centro della teologia cristiana è allora lagiustificazioneperfede, cioè l’opera con cui Dio diviene Dio pro nobis e l’uomo passa dal ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] giustificazione razionale, dimostrando la "convenienza" delle credenze religiose con lala quale altro non è che amore del sapere e della verità per se stessa. L'esigenza razionalistica nel B. tendeva ad accentuarsi; il problema del contrasto tra fede ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; più genericam., iscrizione sopra statue,...