BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] a fare la sua strada; e si cercavano le prime giustificazioni. A ciò spingeva anche Longo, che proprio del B. il modo di superarla", per il B. "la dimensione religiosa (quindi più esattamente interpretando, la fede religiosa) sono realtà che il ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] sicurezza e libertà, non dimenticando che, a presidio della fede, nostro dovere apostolico è ancora di confutare e rigettare i eccessi, quando ci furono, avevano una giustificazione nel fatto che il pericolo per la Chiesa era enorme, e proveniva dai ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] che di Chamberlain per dimostrare la sua tesi.
I principi razziali fornivano alcune giustificazioni delle restrizioni nei corali tra la massa e il capo; la ‛confessione di fede' razzista era solennemente recitata. Hitler stesso faceva dipendere i suoi ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] l'avvento degli Omayyadi. La famiglia di 'Alī giustificò allora le sue rivendicazioni politiche richiamandosi alla propria investitura fossero i tratti distintivi della fede islamica, e dall'altro coloro per i quali le antiche identità comunitarie ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] e la definizione del Giannone "di poca fede, di animo fiero e crudele" ( e diffusi in tutta Europa a giustificazione del suo agire. Si dice che altro come quello che è ogni di più vecchio, et per consequente intende meglio le cose sue" (E. Pontieri, La ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] buona fede di Secchia, ma assicurava ampi margini di affidabilità per la sua lotta costante contro la "doppiezza", per semplice enunciazione); ma soprattutto di aver fornito una "giustificazione della violenza, di ogni forma di violenza in fabbrica ...
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COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] al sovrano la relazione del suo operato e la difesa e giustificazione di esso. Recava anche lettere di don Giovanni che avrebbero diritti. Egli aveva sostenuto inoltre di aver fede non nell'Inquisizione per mantenere la Sicilia fedele al sovrano, ma ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] del Consiglio superiore, non senza qualche giustificazione formale, per lo scarso punteggio, la scarsa copia cieco tradizionalismo" e di "una non meno cieca smania di negar fede a ogni costo alla tradizione", mentre "anche più esiziale alla serietà ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] alle autorità accademiche, ma che avranno avuto giustificazione formale per sospetto filocalvinismo (è comunque significativo che naturale, non avendo riguardo principal a quel che secondo la fede deve essere tenuto...", Doc. veneti, XI); 23 giugno ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] mutamento della situazione che giustifichi una modifica dei trattati quella di mantenere la fede ai migliori principî Kant, I., Zum ewigen Frieden, Königsberg 1795 (tr. it.: Per la pace perpetua, in Scritti politici e di filosofia della storia ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...