Pittore di paesaggi (Forno di Canale, Belluno, 1709 - Treviso 1784). Formatosi sulle opere di M. Ricci, risentì di F. Zuccarelli, specialmente per i motivi pastorali trattati però in modi meno arcadici. Decorò con paesaggi e vedute di città alcuni corridoi di villa Pisani a Stra ...
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PAESAGGIO
Rosanna TOZZI
Arduino COLASANTI
Rosanna TOZZI
Luigi PARPAGLIOLO
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. Si chiama paesaggio in arte un dipinto che ha per oggetto gli aspetti campestri, la natura. Come tale si può dire che [...] ebbe pure tendenze scenografiche che preludiano al Piranesi. I rapporti con l'arte francese e inglese ne raffinarono il tocco. GiuseppeZais si collega talora a lui, ma più spesso allo Zuccarelli. Questi, di origine toscana, fu un veneto di elezione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Si afferma nel Settecento, accanto alla veduta e al capriccio, il genere del paesaggio [...] il 1752 nella Serenissima e in seguito in Inghilterra, e GiuseppeZais.
Mentre il primo è l’autore di un paesaggio tempo, reso con tinte pastello e animato da graziose figure, Zais è il seguace della tradizione paesistica veneta e filtra la ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] non senza contributo dell'udinese Luca Carlevaris e dello svedese Giovanni Richter, poteva approdare a Francesco Zuccarelli, a GiuseppeZais e soprattutto al Canaletto e al Bellotto.
Più grandi ancora erano le sue affermazioni nel campo della pittura ...
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PALMIERI, Pietro Giacomo
Chiara Travisonni
– Nacque a Bologna il 7 dicembre 1737 da Giovanni Battista e da Teresa Senegoni.
Dopo aver trascorso qualche tempo in Seminario a Bologna sotto la protezione [...] Franchi (Dotti, 2009, n. 41) rivelano la conoscenza dei modelli veneti di Marco Ricci, Francesco Zuccarelli e GiuseppeZais, avvenuta probabilmente per il tramite di Graziani, Carlo Lodi e Bernardo Minozzi. Ai modelli contemporanei si affiancano ...
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DIZIANI, Antonio
Sergio Claut
Figlio di Gaspare e di Angela Feltrin, nacque a Venezia il 9 febbr. 1737; fu pittore come il padre ed il fratello primogenito Giuseppe. Risulta iscritto alla fraglia dei [...] Maddalena per dar prova della propria abilità ed ottenere l'iscrizione all'Accademia; vi fu però ammesso solo nel 1774 assieme a GiuseppeZais.
Sulla scia di Marco Ricci, di cui però ignora il senso eroico e drammatico, culturalmente più vicino allo ...
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BERARDI, Fabio
Alfredo Petrucci
Nato a Siena nel 1728, in ancor tenera età si trasferì a Venezia ed entrò nella calcografia di Giuseppe Wagner, per apprendervi l'arte, allora molto in voga e sicuramente [...] interprete.
Tra le prime incisioni del B. si contano sei vedute veneziane del Canaletto e quattro paesaggi con rovine di GiuseppeZais, le une pubblicate nel 1742, quando cioè egli aveva appena 14 anni, le altre poco dopo. Le prime stampe videro ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] Marco Ricci, iridescenti di Michele Marieschi, arcadiche dello Zais e dello Zuccarelli. Antonio Canal è fedele fino allo r. decr. in ente autonomo. Ne è primo presidente il conte Giuseppe Volpi di Misurata. Da allora la Biennale estese il suo campo d' ...
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Pittore, nato a Palmanova nel Friuli il 16 giugno 1762, morto a Milano il 24 agosto 1844. Studiò prima a Brescia poi a Venezia con A. M. Zanetti il Giovane, il tiepolesco C. Cedini e lo scenografo A. Mauro. [...] i due secoli, adattò il suo linguaggio derivato dalla cultura settecentesca veneziana (Marco Ricci, Guardi, Canaletto, Tiepolo, Zais, Piranesi), alla nuova visione romantica. Fu riscoperto di recente e il suo tentativo di rivivere, in pieno periodo ...
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TAVELLA, Carlo Antonio Sebastiano
Daniele Sanguineti
– Nacque a Milano nel gennaio del 1668 da Domenico, mercante genovese, e da Teresa Ponsona (Ratti, 1769, pp. 198 s.).
In quella città svolse la sua [...] età» (p. 199). Secondo il biografo Carlo Giuseppe Ratti furono assidui, in questo periodo, l’esercizio della T., ibid., pp. 316-318; M.T. Caracciolo, Per T. e Zais: appunti sul paesaggio arcadico settecentesco, in Antologia di belle arti, 1998, pp. ...
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