Compositore di musica, nato il 5 maggio 1802 in Ancona, quivi morto il 17 dicembre 1881. Iniziò i suoi studî musicali a Roma, nel 1810, sotto la guida del maestro Sante Pascali, allora organista al Vaticano; [...] filarmonica, oltre che ad insegnare nella scuola comunale di musica. Nel 1861 riprendeva a comporre, dando al teatro Vittorio Emanuele l'opera L'Assedio di Ancona, anche questa salutata da generale plauso, e scrivendo numerose pagine vocali (sacre ...
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STRADELLA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Caraci
Cittadina e comune della provincia di Pavia, nella regione dell'Oltrepò. Il territorio comunale (18,77 kmq.) si stende sulle due rive del torrente Versa, che, [...] posizione sulla grande strada Piacenza-Alessandria (vi metteva capo la via Emilia, che attraversa l'abitato col nome di via Vittorio Emanuele), seguita da ferrovia; l'esistenza di un vecchio centro è provata dalle torri (di cui una in città) poste ...
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Mentre la città (28.718 ab. nel dicembre 1947) ha subito scarsi danni durante la seconda Guerra mondiale, la linea ferroviaria che segue il corso del Piave è stata interrotta tra Feltre e Sedico, in seguito [...] le comunicazioni tra Venezia e la parte settentrionale della provincia (Cadore, Ampezzano) vennero disimpegnate dalla nuova linea Vittorio-Ponte nelle Alpi (inaugurata nel 1938).
Storia. - Dopo la proclamazione dell'armistizio (8 settembre 1943) la ...
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È opinione fondata che questa famiglia, oriunda da Pisa, sia venuta in Sicilia nel '300. Il senato di Palermo concesse la cittadinanza a Raniero il 28 settembre 1413 e Andreotto, per privilegio del 7 settembre [...] duca della Sala di Paruta (2 gennaio 1625). Gio. Battista (1530) fu cavaliere del S.M.O. di Malta. Giuseppe, gentiluomo di camera di Vittorio Amedeo II, maresciallo di campo di Carlo VI, grande di Spagna di I classe (23 marzo 1721), per le nozze con ...
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Nato a Calvanico (Salerno) il maggio 1804, morto a Caserta il 3 agosto 1880. Avvocato celebre, fu nominato nel 1848 Procuratore generale della Gran Corte criminale di Napoli. Ministro dell'interno nel [...] al movimento che precedette l'arrivo di Garibaldi. Nominato ministro dell'interno nella Dittatura, presentò il plebiscito a Vittorio Emanuele II. Entrò poi nella magistratura e fu successivamente guardasigilli nel primo ministero Rattazzi (1862) e in ...
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Patriota e scrittore, nato a Gavorrano (prov. di Grosseto) il 15 luglio 1834, morto a Livorno il 1° luglio 1894. Laureatosi in giurisprudenza a Siena (1856), ebbe parte nelle agitazioui politiche toscane [...] garibaldino, entrò in quello regolare col grado di maggiore. Partecipò alla battaglia di Custoza (24 giugno 1866), dove Vittorio Emanuele lo decorò della croce del merito di Savoia. Nel 1870 lasciò il servizio militare ed entrò nel giornalismo ...
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Arciduca d'Austria e palatino d'Ungheria. Nacque a Buda, il 14 settembre 1817, dall'arciduca Giuseppe Antonio Giovanni, palatino d'Ungheria. Dopo lunghi viaggi nel Lombardo-Veneto, nel Tirolo, nell'Istria, [...] dalla corte di Vienna, si ritirò nelle terre materne di Schaumburg, in Germania. Solo dieci anni dopo si riconciliò con Francesco Giuseppe. Morì a Mentone il 19 febbraio 1867.
Bibl.: v. Allgemeine Deutsche Biogr., Lipsia 1892, XXXVI, p. 71 segg. ...
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Derivano dall'albergo de Castello, uno dei principali e più antichi di Asti. Nel sec. XIV partecipano alle lotte dei marchesi di Saluzzo contro gli Acaia, e alcuni membri sono podestà o governatori d'importanti [...] fu conceduto da Carlo Emanuele III al marchese Filippo Valentino Asinari di S. Marzano.
Bibl.: D. Carutti, St. del Regno di Vittorio Amedeo II, 2ª ed., Firenze 1857; F. La Lumia, La Sicilia sotto Vitt. Am. II, Livorno 1877; A. Manno, Il patriziato ...
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. Sotto Ferdinando il Cattolico (1479-1516), uscì dalla zecca di Cagliari una piccola moneta col busto del sovrano al dritto e al rovescio una croce, con la leggenda Castri Callari: gli stessi impronti [...] 4 denari, mezzo soldo e soldo. A cominciare da Carlo II di Spagna (1665-1700), furono di puro rame. Il duca di Savoia Vittorio Amedeo II, divenuto re di Sardegna (1721-1730), fece coniare cagliaresi e pezzi da 3, tanto nella zecca di Torino quanto di ...
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PORTA, Giuseppe, detto il Salviati
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Castelnuovo di Garfagnana, verso il 1520, morto probabilmente a Venezia poco dopo il novembre 1573. Condotto a Roma nel 1535, fu [...] messo a studiare con Francesco de' Rossi detto il Salviati, da cui ereditò il soprannome. Nel 1539 passò col maestro a Venezia, dove si stabilì; intorno al 1565 andò ancora a Roma e dipinse nella Sala ...
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tondelliano
s. m. e agg. Scrittore che si richiama ai contenuti e allo stile di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991); relativo al pensiero e all’opera di Tondelli. ◆ Si presenta presso la casa editrice Bompiani il secondo volume delle Opere...
sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...