L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] " (emorragia), o per allentare la pressione esercitata sui vasi ostruiti; l'oppio era usato per far cessare la trattamenti elettrici venne dai primi elettroterapisti italiani, Giovanni Giuseppe Veratti (1707-1793) di Bologna e Gianfrancesco Pivati ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] 1712; Methodus historiarum anatomico-medicarum, 1678) e di Giuseppe Ferdinando Guglielmini (1698-1773; Conamen ad methodum de e dalla forma, dal diametro e dalla resistenza dei vasi, studiando anche il meccanismo di formazione del trombo a monte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musei, orti botanici e teatri anatomici
Giuseppe Olmi
L’immagine che abbiamo degli scienziati del passato è spesso quella di individui per lo più seduti a un tavolo, intenti a riflettere, a elaborare [...] formato e ricavate da materiali preziosi: monete d’oro e d’argento, vasi in pietra dura, cammei, intagli e così via. Tra Quattro e Cinquecento ), meglio conosciuto con il nome italianizzato di Giuseppe Casabona. Quest’ultimo compì numerosi viaggi per ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'ambiente interno all'omeostasi
Stefano Canali
Dall'ambiente interno all'omeostasi
A partire dalla metà del XIX sec., l'applicazione [...] da Carl Ludwig (1816-1895) portarono a localizzare nei vasi i centri per la regolazione cardiovascolare e a comprenderne il funzionamento in questo filone di indagine sino al 1898, quando Giuseppe Pagano (1872-1959) all'Istituto di fisiologia dell ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] l'uso del mercurio quale massa d'iniezione, che i vasi chiliferi e linfatici costituiscono un unico sistema, deputato a , Oxford University Press, 1971.
Ongaro 1970: Ongaro, Giuseppe, La prima descrizione della borsa di Fabrici, organo linfoide ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] le vescichette seminali. Sembra che gli fossero anche noti i vasi linfatici.
Forse, fu proprio a causa del grande amore , 2, 11, Carpi 1931 (scritti su B. di Pio Colombini, Giuseppe Favaro, Riccardo Simonini); V. Putti, B. da Carpi, saggio... seguito ...
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KNIPS MACOPPE, Alessandro
Giuseppe Ongaro
Nacque a Padova il 10 dic. 1662 dal medico Giovanni Francesco e da Orsola Mensi. Il nonno, Giovanni Knips, originario di Colonia, si era trasferito a Padova, [...] cosiddetti "polipi del cuore" in realtà erano coaguli sanguigni, lardacei o cruorosi, reperibili nelle cavità cardiache e nei grossi vasi del cadavere, ai quali si attribuiva l'insorgenza di gravi sindromi di tipo asmatico-anginoso: tali "polipi", in ...
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BENVENUTI, Giuseppe
Paolo Casini
Nacque nel 1723 a Fibbiano (Pescia), pronipote di un Daniello Benvenuti, "che ivì esercitò la medicina e chirugia", d'origine lucchese, e figlio di Bartolomeo, il quale [...] tante peripezie che l'Italia ha sofferto", caldeggia l'elezione di Giuseppe Petri "lettore di medicina in Pisa e archiatra del Granduca, ss.), dell'elasticità delle fibre muscolari e dei vasi arteriosi e linfatici (§§ XIII ss.), accennando alla ...
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DOMINICI, Leonardo
Giuseppe Armocida
Nacque a Trevi (Perugia) il 25 sett. 1879 da Francesco, medico, e da Agnese Ciccaglia. Compi gli studi di medicina nell'università di Roma, dove ebbe come maestri [...] il cuore in quegli animali, ricorse all'insuffiazione intratracheale col metodo di S. Meltzer e J. Auer. Legò i vasi coronari anteriori e il ramo auricolo-ventricolare e studiò le chiazze degenerative e necrotiche riscontrabili dopo qualche tempo nel ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] solo allo scoprimento di un povero sepolcreto, di alcuni vasi di terracotta, e di un bellissimo ma intrasportabile pilastro granitico Della parte restante, poi, ebbe curiosamente ad occuparsi Giuseppe Mazzini, allora a Londra, che aveva accettato di ...
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