LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] varie forme i popoli litici ed eneolitici, che il sepolcro debba imitare l'abitazione dei vivi. In pari tempo nei vasi accessorî che accompagnano l'urna a capanna si sorprende spesso l'imitazione di fogge villanoviane e terramaricole: pare dunque che ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] fascino malefico. Un muretto sporgente di traverso quasi per l'intera larghezza del marciapiede, e recante dipinta sul lato l'immagine di vasi e di un imbuto (fig. 6), evidentemente l'arme parlante di una caupona o di un termopolio lì presso, sembra ...
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INDIA (XIX, p. 1; App. I, p. 724)
Giuseppe CARACI
Enrico MACHIAVELLI
Luciano PETECH
Giovanni BERNIERI
Giovanni BECATTI
Popolazione (XIX, p. 22; App. I, p. 724). - Il 1° marzo 1941 ha avuto luogo [...] , lisci e di qualità inferiore, con marche Vibii, Camuri, Itta; vi sono anche frammenti di copie di vasi aretini, d'importazione mediterranea. Seguono inoltre frammenti di anfore, ceramiche nere d'importazione mediterranea, e anche terrecotte di ...
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SPOLETO (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Carlo PIETRANGELI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Città dell'Umbria, centro archeologico, storico e artistico [...] , probabilmente del sec. VII a. C. che hanno dato caratteristici vasi d'impasto nero, nelle mura poligonali (intorno al sec. V a di S. Filippo. Per ultimo non è da dimenticare che Giuseppe Valadier ha lavorato nel duomo e che, nei dintorni della città ...
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ORVIETO (A. T., 24-25-26 bis)
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Roberto VIGHI
Città dell'Umbria, in provincia di Terni, costruita a 315 m. s. m. sull'ampia (kmq. [...] Torre S. Severo, e nel museo Faina, ricco specialmente di vasi dipinti greci e locali.
I larghi resti di musaici pavimentali del chiesa.
Poco è da ricordare per i tempi più recenti. Giuseppe Valadier ha restaurato la facciata del duomo; il teatro è ...
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Importante città della Germania, settima per numero d'abitanti (tra Essen e Breslavia), capoluogo della Sassonia.
La città, posta a 110-120 m. s. m., è sorta nel luogo dove l'Elba, attraversando una fossa [...] e giardino erano adorni d'un gran numero (150) di grandi vasi e di sculture, di cui oggi rimane ben poco. Alla sua rappresentazioni raggiunse il colmo. Seguì la compagnia lirica di Giuseppe Bustelli, prevalendo nuovamente in repertorio le opere buffe ...
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Studia le malattie che hanno come espressione principale un'alterazione della pelle; essa interessa specialmente l'uomo, ma v'è pure una dermatologia degli animali che ha valore anche ai fini della patologia [...] di Pietro Gamberini, Augusto Michelacci, Angelo Scarenzio, Giuseppe Profeta, Pietro Pellizzari, Angelo Dubini, Casimiro Manassei, è attivo nelle difese biologiche ed è ben provvisto di vasi sanguigni e di nervi.
Quanto alle appendici cutanee, i ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] scorge qualche influenza in alcune figure del quadro La tunica di Giuseppe che il V. dipinse a Roma poco dopo. Visitò da un'alta coscienza artistica. Incominciò col dipingere solo vasi di terracotta e maioliche, nelle cucine, e piatti meravigliosi ...
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GEOLOGIA (dal gr. γῆ "terra" e λόγος "discorso")
Michele Gortani
Nome e concetto. - Per i geologi oggetto della geologia è l'investigazione delle vicende e dei mutamenti attuali e passati della superficie [...] spiegazione delle sorgenti e dei pozzi artesiani basata sul principio dei vasi comunicanti; e qualche idea nuova sui rilievi di sollevamento e di e intravisto un secolo fa da John Herschel e Giuseppe Belli. Tutto il partito che si poteva trarre dalla ...
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Aceto deriva dal latino acetum, che a sua volta si ricollega con acer "pungente; agro", acidus, acerbus, acutus.
Aceti, in senso generale, sono i prodotti di un tipo di fermentazione (detta appunto acetica) [...] acini, fino ad un piede dall'orlo superiore del vaso. Col vino da trasformare in aceto, si riempie interamente uno dei vasi e per metà l'altro, e quotidianamente si colma il mancante col liquido preso dall'altro; né quello pieno deve restare tale ...
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