. Parola ebraica ('āmēn), passata anche in altre lingue semitiche (siriaco, etiopico, ecc.), nelle versioni greche e latine del Vecchio Testamento e nei varî testi del Nuovo. Deriva dalla radice semitica 'mn col senso "sostenere, esser saldo", quindi "esser sicuro, certo, veritiero", ecc. Nella Bibbia è usato per lo più avverbialmente, sia per confermare ciò che altri ha detto ("sicuro! certo!"), sia ...
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Nome di parecchi ufficiali dei re Seleucidi nominati nei due libri dei Maccabei.
1. A. figlio di Tarsea, governatore della Celesiria e Fenicia sotto Seleuco IV Filopatore (187-175 a. C.), consigliò al [...] incontrarlo, e dopo fortunate manovre preliminari lo sconfisse in una battaglia presso Azoto, nel 147 a. C. (I Macc., X, 67-87). Giuseppe Flavio (Ant. Jud., XIII, 4, 3) chiama questo A. "il Daeo" (ὁ Δάος [Γάος]) che sarebbe il nome d'un popolo della ...
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Nome di molti personaggi della Bíbbia, di cui i principali sono i seguenti:
1. Il re di Giuda, figlio di Amasia: è chiamato A. in IV [II] Re, XIV, 21; XV, 1-27; I Cronache, XII, 12; ma è più noto sotto il nome di Ozia (v.).
2. L'A., che in I Cron., VI, 9 è detto figlio di Achimaas figlio di Sadoc, mentre in III (I) Re, IV, 2 più brevemente figlio di Sadoc. L'annotazione di I Cron. VI, 10 "fu colui ...
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Nome sia dell'ottavo figlio di Giacobbe, sia della tribù israelitica che l'ebbe come progenitore eponimo. A. fu il secondo dei figli che Zelpha, ancella di Lia, partorì a Giacobbe, quasi per aiutare la propria padrona nella gara di fecondità (cfr. Genesi, XXX, 8) che costei aveva impegnata contro Rachele; perciò Lia si proclamò felice per la nascita di A., a cui mise tal nome (XXX, 13). A. ebbe a sua ...
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Ancella egiziana di Sara, moglie d'Abramo (v.). Costei, essendo sterile, offrì ad Abramo la sua ancella, seguendo le costumanze di quei tempi, per cui i figli d'un'ancella erano considerati come figli della padrona: ed A. ne rimase incinta. Per questo motivo la serva s'inorgoglì contro la padrona. Sara se ne lamentò con Abramo, e col permesso di lui trattò duramente la serva. Perciò A. fuggì (v. il ...
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SEVERO di Antiochia
GiuseppeRicciotti
Fu il più celebre rappresentante del monofisismo nella prima metà del sec. VI. Nato a Sozopoli in Pisidia, studiò ad Alessandria e a Beirut, visse a lungo da monaco [...] a Eleuteropoli di Palestina (Beit-Gibrīn); si recò quindi a Costantinopoli e, favorito dall'imperatore Anastasio I di sentimenti monofisiti, fu eletto patriarca di Antiochia nel 512. Succeduto Giustino ...
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Originario di Sidia in Panfilia, intervenne al concilio di Nicea (325) come vescovo d'Antiochia, al quale seggio era stato eletto un anno o due prima. Fu uno dei più decisi avversarî dell'arianesimo: perciò fu osteggiatissimo dai seguaci di questo, i quali nel sinodo da loro tenuto nel 330 ad Antiochia lo deposero e ottennero dall'imperatore il suo esilio a Traianopoli in Tracia. Sembra che sia morto ...
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Nome di personaggi femminili della Bibbia.
1. Moglie "assennata e bella" di Nabal, e poi di David (I Re [Samuele], XXV, 3 segg.). Nabal era ricco possidente del Carmelo ed aveva trattato male i messi che David, ramingo nel deserto, gli aveva mandato per augurargli il bene e domandare qualche soccorso: di che David sdegnato si accingeva a prender vendetta con i suoi armati. A., conosciuto quant'era ...
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Secondo figlio di Adamo ed Eva, fratello minore di Caino. Il suo nome significherebbe in ebraico "soffio, alito", cioè qualcosa di "evanescente", che questa interpretazione fu comunissima presso gli antichi esegeti, specialmente Giudei, ed anche oggi è molto diffusa. Tuttavia i moderni assiriologi stimano che il nome sia affine piuttosto all'assiro ablu, abal, che significa figlio, ed entra nella composizione ...
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Uno dei tre figli di Noè, capostipite di uno dei tre grandi gruppi etnografici (gruppo camitico) in cui la Bibbia divide il genere umano (Genesi, V, 32; X, 1, 6 segg.). Racconta la Bibbia che Noè, uscito dall'arca dopo il diluvio, coltivò la vite e inebriatosi giacque nudo entro la sua tenda. Lo vide in tale situazione Cam, e andò a raccontare il fatto ai fratelli che provvidero a coprire le nudità ...
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garibaldino
agg. e s. m. – 1. agg. a. Relativo a Giuseppe Garibaldi (1807-1882) e alle sue imprese: i volontarî g.; l’epopea garibaldina. b. In senso fig., detto d’imprese eroiche o fatte con impeto, con entusiasmo giovanile, anche se con...